Vaccini Cesena, il sindaco. "Per i bimbi non in regola niente asilo"

Il sindaco spiega perché ha sospeso le sanzioni, ma ribadisce l’ultimatum

Un medico dell’Ausl vaccina un bimbo

Un medico dell’Ausl vaccina un bimbo

Cesena, 19 luglio 2019 -  Sindaco Enzo Lattuca, il provvedimento da lei reso noto che prevede fra l’altro la sospensione delle sanzioni previste dal sindaco Lucchi con l’ordinanza dell’aprile scorso alle famiglie dei bambini non in regola con le vaccinazioni, è stata salutata dal comitato che li sostiene come una svolta rispetto al passato. Per usare una parola in voga in campagna elettorale, di discontinuità. È così?

«La materia è delicata e la giunta si è attenuta a quanto previsto dalle leggi vigenti, con l’obiettivo di farle rispettare, tant’è vero che abbiamo rimarcato che per chi non ottempererà agli obblighi con la presentazione della documentanzione è prevista la decadenza dall’iscrizione. Quanto alle sanzioni previste dalla precedente giunta, abbiamo ritenuto di sospenderle, ma restano in vigore quelle dell’Ausl che procedono secondo un loro binario».

Le sanzioni comminate dall’amministrazione precedente erano quindi un atto non dovuto?

«Quel provvedimento era stato prodotto, pur non previsto dalla legge Lorenzin, dal comune di Cesena, ma anche da quelli di Rimini e Cesenatico, ad esempio, per spingere le famiglie a regolarizzarsi. Per l’applicazione di quella ordinanza era stato chiesto all’Ausl Romagna di avere accesso ai nominativi di tutti i bambini e le bambine frequentanti i nidi convenzionati e le scuole dell’infanzia statali e convenzionate paritarie private del nostro Comune, una informazione che l’Azienda Usl non ci ha potuto fornire per ragioni di rispetto della privacy. Pertanto per evitare disparità di trattamento, potendo in questo caso applicare l’ordinanza solo ai bambini e alle bambine frequentanti i servizi educativi 0-6 anni comunali, come giunta abbiamo deciso di sospenderne l’applicazione che tanto più sarebbe intervenuta d’estate, a scuola chiusa».

Sindaco, lei era in Parlamento, quando è stata votata la legge Lorenzin nel 2017 e su di essa si è espresso col voto. A favore, vero?

«A favore. Ero parlamentare e ho votato quella legge, come ho detto ai responsabili del movimento dei genitori quando ci siamo in campagna elettorale. Ma qui non è in ballo la mia posizione, bensì quello che deve fare il Comune per far rispettare la legge».

È fiducioso che gli incontri che lei si è detto disponibile a tenere con le famiglie che non hanno ancora ottemperato all’obbligo vaccinale possano essere proficui?

«L’assessore Labruzzo ed io siamo lieti di incontrare le famiglie con le quali dialogheremo e spiegheremo la situazione ribadendo che entro il 12 agosto dovrà essere presentata la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione, oppure l’esonero, l’omisisione o il differimento delle stesse, o ancora la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all’Ausl presente. Di qui non si esce: pena la decadenza dell’iscrizione».

Dal primo giorno del nuovo anno scolastico 2019-2020?

«La legge prevede che chi è non è in regola non può iscriversi ed essesere ammesso all’asilo per il nuovo anno scolastico».