LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Valdifiori, più veloce degli anni che passano: "Dopo ogni corsa mi sento sempre meglio"

L’81enne capitano della squadra master dell’Atletica Endas si racconta: "Che gioia l’oro europeo, ma la vera vittoria è la qualità della vita"

Luigi Valdifiori impegnato in gara: la sua specialità è la corsa, in particolare gli 800 e i 400 metri. Ma non disdegna nemmeno le distanze più brevi

Luigi Valdifiori impegnato in gara: la sua specialità è la corsa, in particolare gli 800 e i 400 metri. Ma non disdegna nemmeno le distanze più brevi

Il tempo passa, ma Luigi Valdifiori corre più veloce. A 81 anni, il capitano della squadra master dell’Endas Cesena è un esempio di entusiasmo e dedizione, non solo per le tante – preziosissime – medaglie che si sta mettendo al collo, quanto piuttosto per lo spirito che incarna. Il migliore spot possibile per il mondo dello sport.

Valdifiori, serve partire dai complimenti.

"Li accetto e ringrazio. Ma abbozzo… Le ginocchia non sono più quelle di una volta…".

Lo dica ai suoi avversari…

"In effetti sto raccogliendo tante soddisfazioni. E non ho nessuna intenzione di fermarmi. Le soddisfazioni di cui parlo però sono prima di tutto quelle che non hanno niente a che fare col cronometro. Mi alleno perché mi diverto, perché mi fa star bene, mentalmente e fisicamente. Intorno alla pista di atletica si è formato un ottimo gruppo, siamo amici, condividiamo momenti speciali e ce la godiamo alla grande".

Valdifiori, il cognome è sospetto.

"Sono il padre di Barbara, presidente dell’Endas Cesena e vice presidente della Fidal Emilia Romagna. E’ stata lei a trasmettermi la passione per questo mondo, del quale sono entrato a far parte nel 2019. Ero stato podista e poi mi aveva conquistato la bicicletta. Per un po’ di tempo ho mantenuto entrambe le passioni, poi mi sono dedicato soltanto all’atletica. Per forza, qui mi diverto di più…".

Ha anche il tifo di casa.

"Pure nutrito… Oltre a Barbara, ci sono la mia altra figlia Michela e mia moglie Mirella. Sono un privilegiato…".

Specialità?

"Corsa, in particolare 400 e 800 metri, ma scendo anche ai 200 e occasionalmente mi dedico ai 100. Con minore soddisfazione".

Quante volte si allena?

"Quattro alla settimana. I miei progressi hanno la firma di Cristina Sanulli, anche lei atleta master che ha fatto il pieno di vittorie e che ci fa da istruttrice, senza lasciare niente al caso. Alterniamo la corsa alla preparazione atletica, passando per le ripetute. Non ci si annoia mai…".

E alla carta di identità cosa dice?

"Chi la guarda la carta di identità? Ogni volta che finisco un allenamento, ogni volta che taglio il traguardo di una gara, mi sento meglio di prima. A smettere non ci penso proprio".

Anche perché i risultati arrivano, eccome.

"Il più bello è stato l’oro nella staffetta 4x400 di categoria ai campionati europei master del 2023. Merito dei miei compagni… andavano davvero forte".

Si vince e si perde insieme.

"In effetti i successi mi spingono a dare sempre di più: ai campionati italiani master di Misano ho vinto gli 800 e i 400 metri e sono arrivato secondo nei 200. Ecco, quella è stata un’altra pagina indimenticabile. E non certo per il colore delle medaglie". Cos’è successo?

"A premiarmi è stata Barbara, che era più emozionata di me. Babbo e figlia insieme in pista. Avevo la pelle d’oca. E ora aspetto il prossimo obiettivo".

Quale?

"Per il mondo dell’atletica cesenate è stato un periodo difficile. L’alluvione, i lavori sulla nuova pista. Tanti impegni, poche occasioni per distrarsi. Mia figlia ha smesso di allenarsi, non aveva tempo. Se tornasse, saremmo in squadra insieme. La aspetto. E intanto continuo a correre".