Vandali in chiesa a Stradone, spuntano scritte e disegni osceni sui muri

Don Gino: "A Ferragosto avevano rotto i vetri del portone del magazzino della Caritas"

Don Gino Gessaroli, parroco della chiesa di Stradone, accanto alle scritte

Don Gino Gessaroli, parroco della chiesa di Stradone, accanto alle scritte

Borghi (Cesena), 5 settembre 2022 - Probabilmente si tratta di vandali o baby gang quelli che nella notte fra sabato e domenica hanno imbrattato i muri laterali della porta di ingresso della chiesa di S.Antonio da Padova a Stradone, frazione di Borghi. Lo ha scoperto il sagrestano all’apertura domenicale della chiesa dove dal 2018 è parroco don Gino Gessaroli 41 anni che cura la parrocchia di San Cristoforo di Borghi con cinque chiese e quella di San Martino di Bagnolo di Sogliano al Rubicone con cinque chiese.

Cosa hanno scritto?

"Hanno usato le bacche del melograno e hanno scritto "Vita morte, vita e morte" con sotto il disegno di un demone. Poi hanno disegnato due organi riproduttivi maschili e uno femminile e una stella con cinque punte rovesciata".

Ha idea di chi può essere stato?

"No, non è una chiesa videosorvegliata, ma c’è molta gente che gira attorno alla chiesa in quanto c’è anche un parco giochi e un campetto da calcio. Non penso sia vandalismo semplice, perchè disegnare un demone e una stella rovesciata fa pensare ad altro e non a un gioco da ragazzacci".

Ha presentato denuncia ai carabinieri?

"Lo farò domattina ( oggi, ndr ) come ho già fatto in passato per atti vandalici compiuti alla chiesa di San Cristoforo a Borghi". Quando?

"Il 15 agosto scorso hanno spaccato i vetri del portone del magazzino della Caritas dove c’è il vestiario da dare ai bisognosi ai quali vengono distribuiti una volta al mese".

Ce ne sono stati altri di atti vandalici?

"Negli ultimi tre anni hanno spaccato due volte un’altra porta della Caritas della parrocchia di San Cristoforo; in un’altra occasione hanno spaccato sempre a San Cristoforo un barbecue prefabbricato. Poi abbiamo scoperto che nell’ultimo anno ogni tanto vengono accesi fuochi nel piazzale antistante laterale della chiesa".

Pensa che qualcuno ce l’abbia con lei?

"No, non credo che sia una questione personale".

Potrebbe trattarsi di un disagio giovanile?

"Certamente perchè la parrocchia, insieme alla scuola, è l’unica realtà educativa operante sul territorio. Ragazzi comunque che creano problemi a scuola e alla parrocchia".