Mascherine al lavoro, le aziende: “Via le protezioni? Meglio essere cauti”

Prorogato l’obbligo sui luoghi di lavoro, nelle aziende cesenati l’utilizzo delle precauzioni resta fortemente consigliato e diffuso

Un dipendente al lavoro con la nmascherina, ora non più obbligatoria

Un dipendente al lavoro con la nmascherina, ora non più obbligatoria

di Annamaria Senni

La prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si tratta di salvaguardare la salute. E’ arrivata ieri l’indicazione del ministero per l’utilizzo delle mascherine nei luoghi di lavoro privati, al chiuso e anche all’aperto. Un incontro online convocato dal ministero del Lavoro con le organizzazioni delle imprese e i sindacati è terminato con l’invito a proseguire con le mascherine, già "fortemente raccomandate" dal ministero della Salute. Per cui, se le avevamo abbassate, l’indicazione è di rialzarle, almeno fino a giugno. Anche nel Cesenate le aziende scelgono la cautela. "Noi continuiamo a consigliare l’utilizzo delle mascherine negli ambienti chiusi – dice Giovanni Giannini, vicepresidente di Confindustria Forlì-Cesena – qui in Romagna siamo ancora abbastanza seri e possiamo dire che dal primo maggio la maggiortanza dei dipendenti delle aziende tiene le mascherine nei luoghi di lavoro. Raccomandiamo di continuare ad indossarle, perché il virus circola ancora e dobbiamo scongiurare ulteriori assenze per Covid che bloccherebbero la produzione. Ora i dipendenti affetti da Covid sono pochi".

Chi già da anni era abituato all’utilizzo di mascherine è l’azienda Amadori, dove nei reparti di produzione l’uso delle mascherine è un obbligo di legge per motivi sanitari da sempre. Amadori sta mantenendo le misure già adottate fino ad oggi per affrontare il Covid. Negli uffici è stato mantenuto l’obbligo e così pure la possibilità di smart working. Sul tema contagi "la situazione è sotto controllo anche grazie alle misure adottate", spiegano dall’azienda che continua a "sensibilizzare i dipendenti a tenere un comportamento adeguato, sul lavoro e nella vita quotidiana". Anche Orogel non ha intenzione di abbandonare la mascherina. "Nei reparti di produzione di Orogel le mascherine continuano ad essere costantemente utilizzate – dice Simone Grillanda, responsabile ufficio risorse umane - la società ha poi deciso di proseguire con l’impiego di mascherine all’interno dell’azienda, nelle sale comuni, nei corridoi e all’interno degli uffici dove non ci sono protezioni in plexiglass".

Assenze per Covid all’Orogel? "Sono pochissime – continua il responsabile delle risorse umane – ma purtroppo il Covid non è sparito del tutto. Lo smart working in azienda viene concesso in casi particolari, ad esempio se un dipendente deve assistere un familiare per malattia o altri motivi, ma solo per pochi giorni".

Alla Technogym il lavoro è ripreso in presenza. Nell’azienda leader nel settore del fitness si è raggiunta la completa ‘normalità’ e non vi sono persone affette da Covid tra i dipendenti. Fino a ieri mattina l’orientamento era di lasciare libertà al personale se indossare la mascherina o meno. Ora la proroga del protocollo reintroduce l’obbligo per tutti.