Viale della Libertà rifatto dopo oltre trent’anni

L’ha messo in programma il Comune. Saranno sistemati i marciapiedi di un tratto per i quali i residenti hanno effettuato tre raccolte di firme

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di Ermanno Pasolini

L’Amministrazione Comunale sta studiando e predisponendo l’intervento da inserire nel piano triennale degli interventi 2020-2022 per sistemare l’ultimo tratto di viale della Libertà, con il rifacimento e la messa in sicurezza dei marciapiedi e del manto stradale. Nel 2021, come annunciato dal sindaco Filippo Giovannini, realizzata la rotonda ovale di via Emilia Est poi l’ultimo tratto di viale della Libertà che terminerà proprio in uno dei sei svincoli della nuova rotatoria. Avrà un costo di 700mila euro a carico dell’amministrazione comunale. Da trent’anni una trentina di famiglie residenti in viale della Libertà nel tratto da via De Lubelza fino al mercato ortofrutticolo all’ingrosso e allo svincolo sulla via Emilia, chiede la sistemazione dei marciapiedi. Allora fecero una prima raccolta di firme, poi ne hanno fatta un’altra una decina di anni dopo e una terza nel 2018. Ma nulla è stato fatto. Portavoce è Delfo Aldini uno dei residenti nel tratto di strada sotto accusa: "Qui transitano in una giornata oltre duemila mezzi a volte anche ad alta velocità. Il problema sono i marciapiedi. Le varie amministrazioni comunali che si sono succedute hanno costruito tratti di marciapiede lungo tutto il viale della Libertà, oltre un chilometro e mezzo, tranne i nostri circa 300 metri. I problemi che subiamo sono molto gravi. Prima di tutto quello che dovrebbe essere un marciapiede diventa un parcheggio per le auto e laddove è libero è impercorribile a piedi, con le carrozzine dei disabili e i passeggini dei bimbi". Spiega anche che il problema che si è venuoa a creare è da attribuire alle radici dei pini marittimi che hanno alzato il marciapiede con grossi rigonfiamenti dell’asfalto, trasformandolo in pericolo pubblico.

"Quando piove – continua Delfo Aldini – chiusini si riempiono di aghi di pino, non ricevono più acqua e si allaga tutto. Ci sono buche a iosa sul marciapiede. Noi frontisti cerchiamo di fare il possibile per tenere pulito il marciapiede, ma non abbiamo competenze e possibilità finanziare per fare il nuovo marciapiede. Tocca al Comune e non riusciamo a capire perchè sia stato fatto viale della Libertà fino all’incrocio con via De Lubelza poi i lavori si siano fermati. Anche noi siamo cittadini come gli altri e paghiamo le tasse".

Oltre alle tre raccolte di firme presentate alle varie amministraziooni comunali che si sono succedute negli ultimi trent’anni, hanno anche messo in atto altre forme di protesta: "Più volte siamo andati in Comune a chiedere di intervenire, ci hanno sempre risposto che mancava il denaro. Però per altre strade non è stato così. Speriamo, dopo trent’anni, sia la volta buona".