Vicolo Stalle Cesena, sos dei residenti. "Troppa incuria"

Il gioiello a un passo dal Comune è offuscato tra cattivi odori e escrementi di piccione un po’ ovunque

LA SCULTURA Si chiama ‘Gli equilibristi’, è stata realizzata da Leonardo Lucchi. Spesso è preda della sporcizia

LA SCULTURA Si chiama ‘Gli equilibristi’, è stata realizzata da Leonardo Lucchi. Spesso è preda della sporcizia

Cesena, 21 marzo 2019 - Ci sono due ristoratori, un barista e un artista con le braccia incrociate in mezzo al vicolo Stalle, un gioiello nel cuore urbano di Cesena incastonato tra piazza del Popolo e il palazzo del Ridotto. Il gioiello però di questi tempi è decisamente offuscato tra i cattivi odori che escono dai tombini, i motorini in sosta in un’area ad essi preclusa, gli escrementi di piccione un po’ ovunque e le tracce - non solo visive - di minzioni contro i muri degli edifici e pure il basamento della scenica fontana spenta.

Quelli con le braccia incrociate sono in quattro, ma parlano a un numero più ampio di residenti e operatori economici della zona, stanchi di dover convivere con una situazione di degrado alla quale non riescono a porre un freno. Anche perché già qualche mese fa Yuri Cardelli, titolare del ristorante La Muccigna che si affaccia su piazza del Popolo, aveva denunciato il problema, senza ottenere risultati.

Ora a Cardelli si sono aggiunti Paolo Bugli del ristorante Tre Papi, Claudio Pistocchi del Piccolo Bar e lo scultore Leonardo Lucchi, ognuno dei quali è costantemente impegnato a intervenire sulla strada per provare ad arginare il problema. Così mentre il personale della pizzeria lava i muretti, Lucchi si arma di olio di gomito per andare a rimuovere gli escrementi di piccione dalla scultura ‘Gli Equilibristi’ da lui stesso realizzata.

‘Tanti appassionati d’arte vengono a vederla a che da fuori città e spesso rimangono basiti dal contesto nel quale la vedono inserita’.

Il ristoratore della Muccigna ha in progetto di allargarsi portando tavoli all’esterno anche da quel lato del locale, ma è frenato dal panorama davanti al quale si troverebbero i clienti, a tu per tu con un fazzoletto di città che invece di garantire un valore aggiunto, causerebbe il risultato opposto. Il tutto senza dimenticare i cattivi odori che fuoriescono dai tombini, quando non sono ostruiti da fogliame e detriti vari tanto da non permettere il regolare deflusso dell’acqua piovana.

Poi c’è il problema legato allo scarsissimo senso civico troppo diffuso non solo tra le nuove generazioni: le persone a passeggio coi loro cani che fingono di non accorgersi di quando i loro amici a quattro zampe espletano i loro bisogni evitando così di pulire, sono solo la punta dell’iceberg la cui vera portata emerge soprattutto durante i fine settimana: ‘Aprendo presto il locale ci troviamo davanti a tracce di vomito e urina evidentemente lasciati nel corso della nottata, come se questa zona fosse una latrina a cielo aperto’.

La richiesta di aiuto è corale: ‘Questa strada è un patrimonio della città e un valore aggiunto per chi ci si affaccia. Merita di essere tutelata perché diventi una risorsa, non un problema’