"Troppo bella per essere assunta", vigilessa fa causa al Comune di Cesena

Respinta alla prova per un contratto definitivo. Il legale: "Glielo ha detto il comandante". La replica: "Non ha le competenze"

Una vigilessa in una foto d’archivio

Una vigilessa in una foto d’archivio

Cesena, 20 dicembre 2022 - "Non sono stata assunta nella polizia locale solo perché sono giovane e bella". Questa l’accusa di un’ex vigilessa, una ragazza di Cesena di 27 anni, indiscutibilmente e oggettivamente bella. Questa mattina la giovane comparirà davanti al tribunale civile di Forlì, alla sezione del lavoro, per chiedere di essere reintegrata nella sua mansione di agente della polizia locale. La controparte è il Comune di Cesena, nella persona del sindaco Enzo Lattuca, in una causa di lavoro perché venga dichiarato il diritto della ragazza all’assunzione nel corpo della polizia locale (o meglio alla trasformazione di un contratto di formazione e lavoro di 12 mesi da poco scaduto a un contratto a tempo indeterminato) eliminando gli effetti della "gravissima discriminazione di genere di cui è stata fatta oggetto la ricorrente". Questo il ricorso dell’avvocato Matteo Pavanetto che oggi porterà in tribunale le ragioni della sua assistita.

La ragazza , lo scorso anno ad agosto (si legge agli atti) aveva vinto il concorso/bando per la polizia locale nel Comune di Cesena, classificandosi al terzo posto. Una bella gratificazione, dopo lo studio certosino durato mesi. Un anno da praticante vigilessa in cui la giovane ha indossato la divisa ed era stata dichiarata idonea al maneggio delle armi. Assunta assieme ad altri sette colleghi avrebbe dovuto tenere dopo un anno un colloquio per ottenere finalmente un’assunzione definitiva nel corpo della polizia locale cesenate.

Ma all’esito del colloquio, durante il quale doveva essere verificato da una commissione se i giovani avessero raggiunto le competenze necessarie per fare il lavoro di vigile, arrivava per la ragazza la batosta. La candidata, secondo la commissione presieduta dal comandante della polizia locale Andrea Piselli, "non aveva raggiunto le competenze tecniche necessarie per svolgere il servizio in autonomia". Evidenziava infatti delle lacune, si legge nel verbale della commissione, "con errori di sostanza con riferimento all’intera struttura della legge di depenalizzazione". In pratica: non era abbastanza preparata per poter essere assunta come agente.

Qui si chiude la storia e partono le supposizioni, quelle della bella aspirante vigilessa. "Al termine della prova - continua il ricorso dell’avvocato forlivese - il comandante Piselli le avrebbe comunicato che a suo parere, data la sua avvenenza, subiva il fascino della divisa, che con il sorriso non avrebbe ottenuto gratificazione dagli utenti, alludendo, de facto, che sarebbe stato meglio dedicarsi ad altre attività a lei più consone. Battuta salace cui la signora vigilessa - continua il legale - rispondeva da parte sua zittendo il comandante, comunicandogli che il lavoro per il quale ha studiato è quello dell’agente di polizia locale e non di modella".

Accuse totalmente respinte dal comandante dei vigili Andrea Piselli che ritiene il ricorso davanti al giudice del lavoro totalmente infondato e che aspetta fiducioso che la giustizia faccia il suo corso. Accuse gravi e inveritiere, sostiene il comandante che guida la polizia locale da poco più di un anno. L’amministrazione comunale cesenate respinge le accuse di qualsiasi tipo di discriminazione.

Nel corpo dei vigili di Cesena ci sono 80 agenti e di questi circa 50 sono uomini e 30 sono donne. Due di queste sono state recentemente assunte dopo il termine del contratto di formazione e lavoro di 12 mesi. Nella stessa commissione che ha valutato l’idoneità della ragazza c’era una donna: il commissario di polizia locale del Comune di Cesena Cristina Sanulli. Dunque non si tratterebbe di discriminazione di genere. Ma la 27enne non si rassegna e non accetta che le si dica che le ’mancano le competenze’.

"Il dolore che mi ha procurato tutta questa vicenda è grandissimo - dice la 27enne - dall’oggi al domani sono rimasta a casa da un lavoro a cui tenevo tantissimo. Ora sono moralmente distrutta. Dal primo ottobre sono senza lavoro, vivo in casa con il mio fidanzato e abbiamo un mutuo da pagare. Me l’ero guadagnato a pieni voti il mio futuro, arrivando terza al concorso da vigiliessa".