Voto a domicilio, indicazioni contraddittorie

Protestano alcuni familiari di malati e disabili. Il Comune chiarisce: "Il medico dell’Ausl effettuerà una visita a casa"

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Si avvicina la data delle elezioni, e una delle preoccupazioni e perplessità che continua ad assillare alcuni cittadini chiamati a votare è quella di come fare in caso di malattie o disabilità che non gli permettano di recarsi ai seggi ad esprimere la loro preferenza. Alcune proteste arrivano da chi non riesce neppure ad alzarsi dal letto e, per poter attivare il voto a domicilio, deve mettere in atto una procedura complessa. E’ il caso di un’anziana di 84 anni che vive vicino alla Barriera ed è quasi immobilizzato nel suo letto, a seguito dei postumi di un grave intervento.

La donna ha telefonato all’ufficio elettorale del Comune per sapere come comportarsi e, secondo quanto ha riportato, le sarebbe stato detto di recarsi in piazza Magnani per fare un certificato medico e che, in base a quello, l’ufficio elettorale l’avrebbe richiamata per dirle cosa fare. Stessa lamentela arriva da un’altra donna che per questioni di salute non può recarsi a votare. L’84enne, in una lettera inviata al giornale, si lascia andare ad un comprensibile sfogo.

"Come ho più volte spiegato agli impiegati comunali – dice la donna - sono bloccata a letto, come potrei secondo loro recarmi in piazza Magnani? Sono rimasta allibita di fronte a questa risposta che mi ha fatto riflettere su quante possano essere le persone nelle mie condizioni". Il Comune spiega che c’è stato un fraintendimento e fa chiarezza sulla questione già sollevata dal nostro giornale. "Chi ha problemi di salute – spiegano dal Comune – per chiedere il voto a domicilio deve contattare i recapiti messi a disposizione dall’Asl in modo da ottenere il certificato che attesta la sua situazione sanitaria tale per cui non può recarsi al seggio. Di norma l’Asl prevede visite a domicilio".

Per attivare il voto domiciliare la procedura è comunque articolata. Possono presentare domanda gli elettori affetti da gravissime infermità (tali che l’allontanamento dall’abitazione risulti impossibile anche con l’ausilio dei servizi di trasporto messi a disposizione del Comune) e chi è affetto da Covid.

La domanda di ammissione al voto domiciliare deve avvenire tramite pec a: protocollo@comune.cesena.fc.it o tramite consegna all’ufficio elettorale sportello facile e deve indicare l’indirizzo dell’abitazione in cui l’elettore si trova, possibilmente un recapito telefonico, corredata da copia della tessera elettorale e dalla certificazione sanitaria rilasciata dal medico dell’Ausl. Il medico deve essere contattato per fissare un appuntamento per la visita a domicilio allo 0547352090 da lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. Sabato 24 e domenica 25 ci si può rivolgere al medico igienista 0547 394600.

"Noi siamo meri esecutori delle indicazioni che ci arrivano dal ministero – spiega il sindaco Enzo Lattuca - non abbiamo una discrezionalità a scegliere procedure più semplici. Il voto a domicilio comunque rimane un’eccezione, utilizzato in modo straordinario. Ad oggi sono 3 le richieste di voto a domicilio, che si sommano ai sette seggi volanti nelle case di riposo e ai due seggi speciali Covid al Bufalini".

Annamaria Senni