Votta: "Con i prezzi troppo alti sarò costretto a ridurre gli spazi"

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"Le decisioni che riguardano l’occupazione del suolo pubblico dovrebbero essere discusse e approfondite anche coi diretti interessati, senza far calare le decisioni dall’alto, magari una manciata di giorni prima dell’entrata in vigore delle nuove norme". Alessandro Votta di ‘Safe and Sound’, ristorante che si affaccia sulla piazza del Teatro Bonci, una di quelle che paiono essere maggiorante nel mirino degli interventi del Comune in relazione alle disposizioni della Sovrintendenza, chiede chiarezza su uno degli aspetti destinati a giocare un ruolo dirimente sul futuro della sua attività. Votta, che il periodo di gratuità dell’occupazione del suolo pubblico sarebbe terminato, si sapeva. "In effetti non è su questo che si gioca la questione. Partiamo prima di tutto dagli importi che devono essere definiti. A oggi il regolamento comunale, che è stato sospeso ai tempi della pandemia, prevede delle cifre circa doppie rispetto a quelle che vengono chieste in realtà molto simili alla nostra. Dunque anche dimezzando la cifra, non si farebbe un regalo agli esercenti, ma si finirebbe solamente per fare quello che da altre parti si è sempre fatto. Anni dopo". Quindi? "Serve una discussione seria e approfondita, perché è chiaro che da quello che emergerà, dipenderanno le nostre scelte. Gli spazi esterni ben curati sono un valore aggiunto, per la clientela, ma anche per l’appeal della città, mi pare che questo sia un dato di fatto. E’ però anche incontestabile che se i prezzi dovessero essere molto alti, sarei costretto a rivedere tutto, riducendo gli spazi".

l.r.