Cesena, Bettini: "cancellato dalla biblioteca il nome di mio padre, che donò 1.700 libri"

Il figlio Piero: «Nessuna targhetta per il suo fondatore»

Piero Bettini mostra la foto di suo padre libraio

Piero Bettini mostra la foto di suo padre libraio

Cesena, 29 ottobre 2018 - “In memoria di mio padre Adamo Bettini la mia famiglia donò 1.700 libri per l’infanzia al Comune di Cesena, da cui scaturì la nascita della biblioteca per ragazzi che venne a lui a lui intitolata. Da quando però la Biblioteca è stata incorporata dentro la Grande Malatestiana, di mio babbo è scomparsa ogni traccia; nessuna targhetta all’ingresso, solo la generica dizione Biblioteca ragazzi, tanto meno mai nessun evento è stato organizzato per commemorarlo”.

A parlare è il figlio Piero Bettini, noto commerciante cesenate ora in pensione. Senza acrimonia, ma con palpabile amarezza. “Sto per inviare lettera al sindaco Paolo Lucchi per chiedere le ragioni di questo stato di cose –- dice –. Sono contento che anche l’Università della terza età presieduta da Daniele Vaienti si stia muovendo per celebrare il babbo, evidentemente qualcuno lo ricorda ancora. Io constato, e altri me lo hanno fatto notare con disappunto, che nei locali che ospitano la Biblioteca Ragazzi non c’è alcun elemento che ricordi mio padre Adamo Bettini, così come è vero che egli non viene mai ricordato in nessuna iniziativa. Eppure fu grazie alla donazione della mia famiglia, a nome del babbo, di un notevole numero di libri che nacque la Biblioteca Ragazzi, la quale per alcuni anni venne anche da noi gestita e ospitata nei locali in via Chiaramonti di nostra proprietà. A mio modesto avviso questo comportamento è indice di scarsa sensibilità nei confronti di chi ha contribuito a migliorare il livello di cultura della città”.

La Biblioteca Ragazzi Adamo Bettini, sezione della Biblioteca Malatestiana, è stata ospitata per tanti anni nei locali del chiostro di San Francesco, guidata con amore – come si diceva e si faceva una volta – da Donatella Righetti, coadiuvata da Elena Bellagamba. Il 13 dicembre del 2014 venne inaugurata la Grande Malatestiana negli spazi che dal 1861 fino al 2006 hanno ospitato il liceo classico Monti, passando dai precedenti 3800 a 6000 metri quadri di superficie. I vecchi locali del chiostro sono caduti in disuso e solo una piccola parte dei volumi che erano esposti a vista è stata trasferita nello spazio destinatole della Grande Malatestiana, con ingresso dal portone attiguo a palazzo Bufalini.