Manuel Agnelli: debutto di Lazarus a Cesena, viaggio nella mente di Bowie

Applausi a scena aperta al Bonci per l’opera rock diretta da Malosti Una riflessione su solitudine, dolore e amore tra parole e musica

Cesena, 24 marzo 2023 – Un palco rotondo girevole. Una scena scarna tagliata da luci livide. Una poltrona, un tavolino, pochi oggetti. Un maxischermo contornato da altri quattro schermi obliqui. Un tappeto sonoro infarcito di suoni cupi, crepitii, schiocchi, scratch di puntine e trasmissioni fuori frequenza. E’ l’immagine della mente deragliata e stanca di Thomas Newton, il protagonista di ‘Lazurus’, l’opera di David Bowie e Enda Walsh, nella versione italiana di Valter Malosti messa in scena al Bonci in prima nazionale fino a domenica. Newton è Manuel Agnelli, l’alter ego di Bowie, l’alieno del film ‘L’uomo che cadde sulla terra’ del 1976.

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Segregato nella sua stanza e nella sua mente devastata da alcol e droghe, Newton rimugina, beve, guarda la tv e si lascia attraversare da personaggi-ombra. E’ immortale ma sofferente all’eccessso. Solo e disperato. Le canzoni di David Bowie interpretate da Agnelli e dagli altri artisti (stupefacente per intensità Casadilego, potente la band ai due lati del palco) sono strappi sulla tenue tela del racconto, pericolosamente in bilico tra musica e ‘musicarello’. Ma non sono le parole che contano (Bowie è stato sempre oscuro e pop allo stesso tempo) quanto le emozioni che si incardinano nei rapporti tra i personaggi. Oltre all’Alieno e alla Ragazza (Casadilego), il serial killer Valentine (Dario Battaglia), una governante nevrotica e innamorata (Michela Lucenti), tre ballerine che paiono più Parche che Muse.

Manuel Agnelli è Lazarus
Manuel Agnelli è Lazarus

Agnelli tiene la scena e interpreta i classici di Bowie con misura, tra cover e rilettura rispettosa. Solo nel finale, in una maestosa ‘Heroes’ si fa cantante e attore allo stesso tempo, mostrandosi appieno. Casadilego, sperduta immagine mentale di una figlia lasciata sul lontano pianeta morente, raggiunge il culmine interpretando in chiave intimistica ‘Life on Mars?’. Michela Lucenti (Elly) è trascinante in una scoppiettante ’Changes’.

‘Lazarus’ fin dal titolo allude alla resurrezione, alla nuova vita. Un sogno impossibile per Newton, lo straniero divorato dal desiderio del ritorno. La via di fuga è un razzo che è solo un altro frutto della sua mente. O è l’arte di Bowie, l’ultima opera prima della morte.

Al termine dieci minuti di applausi convinti e calorosi. Una vetrina d’eccellenza nazionale per il Bonci.