LUCA RAVAGLIA
Economia

Cesena, canoni ancora in salita: sono cresciuti del 10%. Dura trovare casa

Silvia Spronelli, fondatrice e amministratore delegato di SoloAffitti: “Molti proprietari hanno paura e lasciano gli appartamenti senza inquilini”

Silvia Spronelli

Silvia Spronelli

Cesena, 26 maggio 2025 – Il mercato degli affitti a Cesena è in piena trasformazione: tra un aumento dei prezzi di circa il 10% registrato nell’ultimo anno e una cronica carenza di offerte disponibili più volte segnalata anche sui tavoli della politica cittadina, secondo il Rapporto SoloAffitti cresce la domanda, si accorciano i tempi di locazione e aumenta la permanenza media degli inquilini. Ma soprattutto, l’affitto non è più una scelta obbligata, bensì un’opzione consapevole, legata a un nuovo stile di vita che privilegia la flessibilità e la mobilità dell’abitare. “Sono tanti, troppi, gli immobili oggi sfitti, anche a Cesena – spiega Silvia Spronelli, fondatrice e amministratore delegato del Gruppo SoloAffitti, che ha appena rinnovati i suoi uffici in via Cesare Battisti – non perché manchi la domanda, ma perché molti proprietari hanno paura di non percepire regolarmente il canone. A questa incertezza noi rispondiamo con un prodotto innovativo che trasforma il rischio locativo in certezza: il proprietario riceve ogni mese il canone pattuito, per tutta la durata del contratto, grazie a un bonifico irrevocabile”.

L’intento di sostenere una cultura della locazione come scelta stabile, sicura e tutelata è un impegno che il gruppo SoloAffitti porta avanti non solo a livello locale, ma anche nel dialogo con le istituzioni nazionali, per promuovere politiche che agevolino l’immissione sul mercato degli immobili oggi inutilizzati e favoriscano una gestione moderna e professionale del patrimonio abitativo. Entrando nel merito dei dati, quasi la metà degli inquilini (44%) affitta per scelta e non per necessità, preferendo la libertà della locazione alla rigidità dell’acquisto. Gli inquilini a Cesena si dividono tra chi cerca una casa dove stabilirsi (59%), chi si trasferisce per motivi di lavoro (23%), chi è in città per studio (16%) e una piccola percentuale (2%) legata al turismo. I nuclei familiari più rappresentati sono le coppie senza figli (39%) e i single (22%), mentre il restante è composto da famiglie con figli (19%) e gruppi di coinquilini (20%) che scelgono di condividere l’alloggio per abbattere i costi. In relazione alle tipologie di case più richieste, in testa ci sono i bilocali (40%), seguiti da monolocali (27%), trilocali (23%) e, con minor frequenza, quadrilocali (10%). Anche sul fronte dei tempi, il mercato si mostra in piena accelerazione: oggi basta circa un mese per affittare un immobile, un dato che conferma la rapidità con cui si conclude una locazione rispetto al passato (dieci anni fa servivano in media 2,7 mesi). Parallelamente, si registra un aumento della permanenza media degli inquilini, che passa da 24 a 27 mesi in un solo anno. Un segnale che evidenzia come, di fronte a canoni in aumento e poca disponibilità, le persone tendano a restare più a lungo nella stessa abitazione.

I canoni medi – aumentati del 10% in un anno - si attestano sui 634 euro al mese, con ampie variazioni: si parte da 430 euro per un monolocale in periferia (le zone più economicamente accessibili sono quelle di Villachiaviche, Diegaro e San Giorgio, mentre le aree dello stadio, delle Vigne e di Torre del Moro si collocano in una fascia media) fino a 830 euro per un quadrilocale in zona centro storico o nelle zone di maggior pregio dal punto di vista residenziale, come quelle di Madonna delle Rose o dell’area del Monte. Le caratteristiche dell’immobile incidono sensibilmente sul prezzo: un garage può valere fino al+ 10%, un posto auto +6%, mentre l’assenza di arredamento può abbattere il valore fino al 10%.