Come sarà la casa del futuro

L’azienda Smart Security sta mettendo a punto un sistema di monitoraggio attraverso sensori su salute e stili di vita: "Si potranno controllare anziani e malati"

Andrea Mazzini, amministratore dell’azienda Smart Security

Andrea Mazzini, amministratore dell’azienda Smart Security

Cesena, 16 maggio 2022 - E’ forte la fascinazione delle inimmaginabili frontiere a cui tende l’informatica. Ma non esclude un pizzico di inquietudine. Dal microchip ingerito per rilevare le più profonde informazioni dal buio del corpo umano al sistema di controllo che non ha occhi ma infiniti "tentacoli" multisensoriali c’è l’enorme potere dell’intelligenza artificiale.

Quest’ultimo, in particolare, è al centro di un progetto battezzato "Monitoraggio degli anziani". Si studia a Gatteo, negli ambienti della Smart Security, azienda che ai big data affida il bisogno di sicurezza e di controllo sanitario dell’era moderna. "Lo stiamo mettendo a punto da un paio di anni - informa l’amministratore dell’azienda, l’ingegner Andrea Mazzini - e sarà pronto tra un anno o due. Al momento infatti stiamo verificando la creazione di una cordata di imprenditori per realizzare edifici che possano ospitare i sensori necessari".

Ed ecco la prima caratteristica, non sarà applicabile a qualunque contesto abitativo, poiché l’abitazione deve corrispondere a precisi requisiti che contengano la sensoristica in maniera discreta. L’ideale è una abitazione in co-housing , ossia che condivide servizi e spazi comuni, reso più efficace oggi che il 5G si è liberato delle frequenze televisive e l’internet delle cose (IOT) ha una strada maestra. La sua finalità l’ingegner Mazzini la spiega così: "Supponiamo di dover controllare a distanza la salute e gli effetti di un certo stile di vita su un anziano non autosufficiente. Il sistema ci dice quanto tempo trascorre in poltrona, quanto davanti al televisione, se ha dormito un numero di ore sufficienti, ma anche se ha pranzato, cenato e cosa ha prelevato dal frigorifero che, a sua volta, è attrezzato per leggere il codice a barre dei prodotti e il loro peso. Naturalmente il sistema rileva anche quanto è rimasto in piedi e quanto eventualmente è stato orizzontale sul pavimento, il che denuncerebbe una caduta".

Il controllo sulla persona viene denominato "mappa calda" e le relative informazioni vengono poi trasferite alle strutture sanitarie, ai parenti o alla rete sociale di assistenza nel caso di una persona sola. E che fine farà la privacy che tanto ci sta a cuore? "Non si tratta di un controllo attraverso telecamere - precisa Mazzini - ma di una mappatura anonima con l’apporto degli infrarossi che rilevano la presenza del corpo caldo e dei suoi valori".

Se dorme bene, ad esempio, lo dice un tappeto con microchip posizionato sotto al materasso che rileva anche la qualità del sonno, se mangia troppi grassi o qualche elemento che non è compatibile con la propria salute, lo denuncia il frigorifero. E qui si possono immaginare gli effetti frustranti di un tutore più pervasivo del dietologo.

"L’obiettivo, però, è anche quello di avere informazioni di tipo predittivo - chiarisce ancora l’amministratore della Smart Security - ossia come certe patologie, causate da errati stili di vita, possano essere individuate prima che si sviluppino o si manifestino in modo eclatante". Correlate attraverso algoritmi tutte queste informazioni trasmettono dat i sanitari che possono poi essere utilizzate per formulare il giusto stile di vita in ogni età. E addio alle trasgressioni, che si pagano (siamo avvisati…), ma rendono la vita più eccitante.