Casa green entro il 2030, un salasso per averla

Investimenti fino a 100mila euro per le ventimila abitazioni di Cesena da ristrutturare secondo la direttiva europea

L’Europa prapara una direttiva per la riqualificazione energetica entro il 2030

L’Europa prapara una direttiva per la riqualificazione energetica entro il 2030

Cesena, 22 gennaio 2023 – Ventimila abitazioni da restaurare solo a Cesena. E’ bello ed edificante pensare all’ambiente ed è utile farlo anche nell’ottica di un futuro risparmio sui costi dell’energia, ma essere obbligati a farlo mettendo sul tavolo investimenti di decine di migliaia di euro tassativamente entro il 2030, cambierebbe di molto le cose.

Non a caso la direttiva alla quale sta lavorando l’Unione Europea e che ha nel mirino l’adeguamento di tutta la galassia di edifici pubblici e privati da qui a otto anni, portandoli almeno alla classe energetica E (per poi passare alla D entro il 2033) è già stata ribattezzata come una ‘patrimoniale sull’edilizia’. Per chi attende sviluppi concreti su quella che al momento è solo una proposta, la data da segnare nel calendario è il 9 febbraio, quando è previsto il primo voto nella Commissione Industria dell’Europarlamento.

Per avere un’idea sull’ordine di grandezza, a necessitare di un intervento è circa l’80% del patrimonio immobiliare italiano: a livello locale, gli edifici sono circa 26.000 e se la matematica non mente, a casa nostra entro prossimi otto anni servirebbero lavori indicativamente in 20.000 abitazioni. Auguri.

Per di più le stime sui costi sono impietose e partono da un minimo di circa 10.000 euro per arrivare a superare i 100.000. Il primo passo è conoscere il punto di partenza della propria casa, informazione che si può ottenere attraverso l’Ape, l’attestato di prestazione energetica. Per salire di classe è necessario effettuare interventi in grado di garantire una sempre maggiore efficienza energetica.

Ragionando in termini di budget, sostituire la caldaia con una a condensazione può costare circa 3.000 euro, investimento che verrebbe ripagato, in termini di minori consumi, in circa 6 anni. Per mettere mano a infissi e i finestre possono servire anche oltre 2.000 euro a corpo, con una valutazione che, tra fornitura e montaggio, supera i 500 euro a metro quadrato.

Per inserire una termovalvola in un radiatore servono circa 150 euro a corpo, mentre per coibentare il tetto il costo è quantificabile sull’ordine di grandezza di 200 euro a metro quadrato.

Il tema dell’installazione del cappotto termico riguarda soltanto alcuni tipi di edifici, perché per esempio quelli storici vincolati non possono subire modifiche alla facciata. Il costo si aggirerebbe tra gli 80 e i 150 euro al metro quadrato, a seconda dei prodotti scelti, ai quasi sono da aggiungere eventuali costi di ponteggi e altri interventi collegati.

Riguardo alle pompe di calore e agli impianti fotovoltaici infine, l’universo è sterminato e le cifre sono estremamente variabili in base alle metrature, sia dell’abitazione che della superficie sulla quale si intendono installare i pannelli.

Si parte da circa 3.000 euro e si sale velocemente fino a 20.000 e anche (molto) oltre.