Casse di Risparmio di Cesena, Rimini e San Miniato, la salvezza è più vicina

il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha deciso di spendere altri 90 milioni di euro

La sede della Cassa di Risparmio di Cesena

La sede della Cassa di Risparmio di Cesena

Cesena, 7 settembre 2017 - Mano a mano che passano le settimane, si dispongono in modo sempre più ordinato i pezzi del mosaico che dovrebbe concludersi a fine settembre con l’acquisizione delle Casse di Risparmio di Cesena, Rimini e San Miniato da parte di Credit Agrciole - Cariparma. Oggi l’assemblea dello Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi ha deliberato lo stanziamento di ulteriori 95 milioni di euro da investire nel rafforzamento delle Casse di Risparmio di Rimini e San Miniato.

Il Fitd, che già controlla la Cassa di Risparmio di Cesena, entrerà quindi anche nei capitali delle altre due in vista della loro cessione a Credit Agricole. Nei mesi scorsi il gruppo francese ha presentato una proposta di acquisizione delle tre casse, indicando nella metà di settembre il termine per la verifica del rispetto di alcune richieste, come quella sulla pulizia dei tre istituti dai crediti deteriorati. I 95 milioni di euro stanziati dall’assemblea straordinaria dello Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi costituiscono «un elemento qualificante del complessivo progetto di risanamento delle tre Casse di Risparmio» di Rimini, Cesena e San Miniato. È quanto rende noto il Fondo in un comunicato.

L’Assemblea, viene spiegato, ha deliberato la modifica di un articolo dello Statuto «per l’incremento delle risorse per gli interventi da 700 a 795 milioni di euro. L’incremento della dotazione patrimoniale, per 90 milioni di euro è finalizzato a dare ulteriore supporto all’intervento di Crédit Agricole Cariparma a favore delle Casse di Risparmio di Rimini, San Miniato e Cesena».