Cassa di Risparmio di Cesena, Lucchi e Gentili nel mirino dell’azione di responsabilità

L'assemblea dei soci è stata convocata per il 13 dicembre

L’ex presidente Germano Lucchi e l’ex direttore Adriano Gentili (foto Ravaglia)

L’ex presidente Germano Lucchi e l’ex direttore Adriano Gentili (foto Ravaglia)

Cesena, 29 novembre 2017 - È stato pubblicato ieri sul sito internet della Cassa di Risparmio di Cesena l’avviso di convocazione dell’assemblea ordinaria dei soci per mercoledì 13 dicembre alle 11 presso il Carisport. All’ordine del giorno un solo punto: azione di responsabilità verso precedenti esponenti aziendali; eventuali delibere inerenti e conseguenti.

Si tratta della conclusione di un lungo percorso iniziato il 3 luglio dell’anno scorso, quando l’allora presidente Catia Tomasetti annunciò ai soci di avere incaricato l’avvocato Michele Carpinelli dello studio legale Chiomenti di Roma (lo stesso in cui lavorava lei prima di traslocare nell’altrettanto prestigioso studio Erede Bonelli) di verificare la possibilità di fare un’azione di responsabilità, cioè un’azione legale che consenta di chiedere un risarcimento per le inadempienze ai doveri aziendali da parte di chi ha compiti di amministrazione, controllo e direzione di una società.

La convocazione dell’assemblea non dice chi saranno le persone chiamate in causa, ma i nomi che girano con maggiore insistenza sono solo quelli dell’ex presidente Germano Lucchi e dell’ex direttore generale Adriano Gentili. Il profilo sotto il quale l’attuale consiglio d’amministrazione presieduto da Carmine Lamanda ha inquadrato l’azione legale da esercitare è quello del conflitto d’interesse: la banca avrebbe erogato finanziamenti ad aziende alle quali Germano Lucchi era legato direttamente o indirettamente, o che erano riconducibili alla sua attività di commercialista (nello stesso studio operava anche il figlio di Adriano Gentili). La responsabilità del direttore Adriano Gentili sarebbe stata quella di non evidenziare in modo adeguato questi conflitti d’interesse quando le pratiche arrivavano all’esame del consiglio d’amministrazione. Si tratta di accuse tutte da dimostrare, anche perché nessun finanziamento erogato ad aziende riconducibili a Germano Lucchi è andato a sofferenza.

L’approvazione dell’azione di responsabilità (che si sovrappone al processo penale ai vertici della ‘vecchia’ Carisp che inizierà il 22 gennaio 2018) da parte dell’assemblea dei soci è scontata: l’iniziativa legale è stata concordata col Fondo di tutela dei depositi presieduto da Salvatore Maccarone che detiene il 95,3% delle azioni, ma sarà interessante vedere come orienteranno i loro voti le Fondazioni di Cesena, Lugo e Faenza e gli azionisti privati di maggior peso, tra i quali ci sono alcuni ex amministratori.