La maxi bolletta di una macelleria

Raffaele Bernabini, presidente di Confcommercio a San Mauro Pascoli, deve pagare 5.462 euro di elettricità contro i 1.740 euro dell’agosto 2021: "Bolletta triplicata, così non si va più avanti"

Cesena, 6 ottobre 2022 - In un anno si è visto aumentare la bolletta mensile della luce del 350%, e più precisamente dai 1.470 euro del luglio 2021 e 1.740 di agosto sempre 2021, ai 4.948 di luglio 2022 e 5.462 di agosto scorso. E’ molto preoccupato Raffaele Bernabini, titolare della macelleria ‘La bottega delle carni’ in centro storico a San Mauro Pascoli, che ricopre anche la carica di presidente della Confcommercio locale.

La reazione quando ha visto arrivare le bollette con questi importi?

"Sono rimasto malissimo, anche se in verità mi aspettavo un aumento. Ma non di queste proporzioni".

E i vostri associati?

"La nostra è una azienda consolidata e ancora può reggere per un po’ di tempo. Ma penso a chi ha investito da poco e in primis i giovani che si trovano ad affrontare difficoltà enormi con il rischio anche di chiusura".

Un problema che riguarda quindi anche tanti altri?

"Il mio è stato un aumento smisurato che non riguarda solo la mia attività, ma anche tutti i pubblici esercizi, negozi, alberghi, fino al settore manifatturiero con in primis il calzaturiero che è quello trainante della nostra economia. Un’azienda è passata da 5.000 euro di luglio 2021 a 23.000 euro di luglio 2022".

Cosa dicono i titolari delle varie attività?

"Sono tutti preoccupatissimi di questa situazione e quasi tutti non vedono uno sbocco positivo".

C’è chi minaccia di chiudere?

"Certamente. Se i costi dell’energia e del gas continueranno ad aumentare entro fine anno avremo fino al 20% delle attività del terziario che chiuderanno. Ci sono già attività che hanno riconsiderato gli orari di apertura per cercare di contenere i consumi e quindi le bollette".

Si rischiano licenziamenti?

"E’ ovvio che chi chiude lascia a casa i dipendenti e coloro che riducono gli orari hanno bisogno di meno personale con meno ore di lavoro".

Cosa si sente di dire ai suoi colleghi?

"Di tenere duro perchè così non potrà andare avanti. Nonostante l’aumento dei costi delle materie prime, quelli di produzione delle utenze, cerchiamo tutti di contenere gli aumenti".

Cosa servirebbe?

"Occorrono subito interventi forti a livello pubblico, Stato, Regione e Comune, usando i mezzi che loro ritengono più opportuno al fine di non fare chiudere le attività, evitare i licenziamenti e permettere alle famiglie di arrivare alla fine del mese. In tutto questo caos anche gli istituti bancari devono fare la loro parte e cioè rendersi disponili a concedere finanziamenti a tassi superagevolati, perchè abbiamo un enorme problema di liquidità a cominciare dai soldi per il pagamento delle bollette".