ANDREA ALESSANDRINI
Economia

Il mercato di Cesena perde banchi: diminuiti gli ambulanti

Negli ultimi anni sono scesi da 260 a 210, il 60% sono stranieri. Le associazioni: “Bisogna investire su servizi e decoro”. Bloccato il progetto sul nuovo brand

Il mercato di Cesena e i presidenti di Fiva Alverio Andreoli e di Anva Gabriele Fantini

Il mercato di Cesena e i presidenti di Fiva Alverio Andreoli e di Anva Gabriele Fantini

Cesena, 11 febbraio 2025 – La crisi del centro e del commercio non risparmia nessuno. Il mercato ambulante di piazza del Popolo e viale Mazzoni, con piazza Aguselli, piazzetta di San Domenico, via Battistini e via IV Novembre annesse, perde posteggi e banchi. Negli ultimi anni sono scesi da 260 a circa 210 e la china sembra irreversibile, pur rimanendo lo spazio mercatale del sabato (in particolare) e del mercoledì un polo storicamente attrattivo del centro storico, quello di maggiore afflusso in termini quantitativi e molto amato dai cesenati.

“Il calo di attività è purtroppo un dato fatto – spiega Alverio Andreoli, presidente di Fiva Confcommercio regionale e cesenate – e ci sono operatori commerciali su aree pubbliche che, non riuscendo né a vendere né ad affittare la concessione, decidono di restituirla al comune. Ciò avviene per varie ragioni, a partire dalle difficoltà del settore commerciale che si sperimenta anche ai mercati”.

Al mercato di Cesena sono ormai il 60% gli operatori non di madrelingua italiana. “C’è stata un’evoluzione anche in questo senso - prosegue Andreoli –, ci sono difficoltà nel ricambio generazionale, l’impegno nostro è quello di riqualificare i mercati puntando sulla qualità e lavorando insieme agli interlocutori pubblici, dalla Regione cercando di tesorizzare la legge 12 con gli incentivi al commercio, al Comune. Con l’assessore Luca Ferrini nella scorsa legislatura si è lavorato bene, ora si tratta di proseguire nell’interesse degli operatori e della clientela che in città è molto affezionata al mercato considerato un luogo fortemente identitario. L’altro obiettivo è alzare sempre più l’asticella della qualità dell’offerta”.

Il mercato ambulante è stato capace di ripartire con un nuovo assetto dei banchi, più distanziati gli uni dagli altri, assetto divenuto poi permanente con il gradimento degli avventori, dopo la pandemia nel 2020 grazie al quale ha riacquistato i clienti. “Bisogna puntare sul migliormento dell’immagine del mercato a mette in luce il presidente Anva Confesercenti Gabriele Fantini -. Gli operatori ambulanti versano 250mila euro all’anno di pedaggi per i posteggi e meritano che si investa sul mercato. Loro stessi sono propositivi e organizzano iniziative. Il problema dei posteggi vuoti dove è stata consegnata la concessione lo vogliamo affrontare senza lasciare gli spazi vuoti, allargando quelli degli ambulanti attigui, oppure promuovendo attività di intrattenimento per gli utenti del mercato”.

Pare nel frattempo arenato, o comunque bloccato, il progetto presentato nel marzo dell’anno scorso da Comune e associazioni di categoria del nuovo brand del mercato ambulante, distinta in due fasi di lavoro. La prima inerente all’aspetto grafico, questa completata, la seconda interessata invece alla distribuzione e relativa esposizione dei materiali di segnaletica e arredo urbano, quest’ultima da realizzare. È stato reso noto che ciascun operatore ha ricevuto il proprio kit composto da cartoline promozionali, adesivi, shopper compostabili e da uno stendardo da collocare sul proprio banco di vendita, ma ancora l’operazione non è stata avviata e nemmeno la collocazione di totem informativi, previsti dalla campagna, all’ingresso del mercato.

Sabato scorso, intanto, l’assessore allo sviluppo economico Lorenzo Plumari è stato accompagnato dal presidente Fiva Andreoli in visita conoscitiva al mercato, passaggio da cui partire per avviare il lavoro insieme alle associazioni di categoria.