Scuola: perché le consegne dei libri sono in ritardo

Cesena: studenti ancora senza libri per i costi alle stelle e mancanza di carta. Intanto le famiglie fanno i conti con gli aumenti di zaini, quaderni e cancelleria

Cesena, 6 settembre 2022 - L’anno scolastico è alle porte e per le famiglie è il momento di fare i conti con i rincari che imperversano sugli articoli per la scuola, dagli zaini ai diari, fino alla cancelleria. Allarme rientrato, invece, per i libri di testo: se, nei giorni scorsi, alcune associazioni di consumatori paventavano aumenti anche del 10%, in realtà, la variazione finora registrata è stata intorno al +1,5%, complice l’impegno dell’editoria scolastica al rispetto dei tetti di spesa fissati dal Ministero.

Anzio Chiesa, titolare della libreria Pinocchio, storico punto di riferimento per i libri
Anzio Chiesa, titolare della libreria Pinocchio, storico punto di riferimento per i libri

Il problema, lamentano gli esercenti cesenati, è che i libri non si trovano e le consegne sono in pauroso ritardo: parecchi studenti, dunque, si presenteranno in classe sprovvisti dei testi richiesti per l’anno in corso.

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"Se le consegne dei libri nuovi continueranno a slittare, non saremo in grado di evadere tutti gli ordini neppure entro la fine di settembre", esordisce Anzio Chiesa, titolare della libreria ‘Pinocchio’, storico punto di riferimento cittadino per i testi sia nuovi che usati. Il rallentamento dei processi di stampa è causato, si sa, dalla carenza - e dai costi alle stelle - della materia prima, la carta, che risente a sua volta del caro energia e delle fluttuazioni dei prodotti chimici necessari per la sua lavorazione. "È vero, i testi non hanno subito aumenti significativi", prosegue Chiesa, "ma non dimentichiamo che, per alcune materie - inglese in primis - i prezzi sono già esorbitanti. Per un volume da 50 pagine si arrivano a spendere circa 40 euro. Gli insegnanti se ne dovrebbero ricordare quando decidono di adottare nuove edizioni degli stessi testi: si costringono così le famiglie a sopportare la spesa ogni anno, piuttosto che riutilizzare libri usati, spesso aperti due volte tra settembre e giugno. È una questione di buon senso".

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La stangata, confermano gli intervistati, riguarda soprattutto gli articoli cartacei. Quaderni, diari e album da disegno registrano un aumento del 7% rispetto allo scorso anno, mentre altri articoli di cartoleria, come evidenziatori, penne e matite, segnano un rialzo di oltre il 6%.

"I rincari pesano anche su noi esercenti, già piegati dalla concorrenza spietata della grande distribuzione", spiega Miriam Marchese, titolare della cartolibreria ‘La scolastica’, in via Anna Frank 106. "In un periodo storico in cui si guarda soprattutto al prezzo basso, i colossi della grande distribuzione ci hanno strappato anche il servizio degli ordini di testi scolastici: era una nostra prerogativa, cui dedichiamo tempo e attenzione da maggio a settembre. Naturalmente, chi si affida a loro per i libri poi compra anche la cancelleria: in questa corsa alla svendita, le attività di quartiere come la nostra sono destinate a soccombere".

"Ho dismesso la vendita di tutti gli articoli per la scuola, dagli zaini agli astucci, e ho tenuto solo i libri", le fa eco Nicoletta D’Altri, titolare di un’edicola-cartoleria a Sala di Cesenatico. "Ormai si lotta per la sopravvivenza". Non è spaventato tanto dalla grande distribuzione, quanto dalla generale incertezza Marco Giangrandi, titolare della nota cartoleria ‘Bettini’, in piazza della Libertà.

"Gli aumenti sulla carta si susseguono di giorno in giorno e il caro-vita pesa non solo sulle famiglie, ma anche su professionisti e uffici che si riforniscono da noi per la cancelleria: si taglia dove si può. E la sensazione è che il peggio debba ancora arrivare".