
Un progetto dello studio cesenate di Pier Currà (nel tondo)
Cesena, 12 marzo 2025 – Uno studio di architettura di Cesena è tra le prime società a più rapida crescita secondo il Financial Times. È il Pier Currà di Cesena che, in base ad un classifica del prestigioso network, merita di avere uno spazio importante. Nella classifica FT 1000: Europe’s Fastest Growing Companies 2024, lo studio cesenate è al 29esimo posto in Europa, mentre nella classifica italiana è il numero 10 su 501 aziende.
Lo studio Pier Currà ha un team di circa trenta persone. Secondo i vertici dell’azienda l’approccio progettuale si distingue per la ricerca di soluzioni che non si limitino a offrire una risposta funzionale, ma elaborano le esigenze della committenza in un progetto significativo e rappresentativo dei valori che si intende esprimere. Ogni commessa è affrontata attraverso soluzioni che coniugano un approccio attento agli impatti sociali e ambientali prodotti. L’adozione di un metodo di lavoro rigoroso e organizzato consente di gestire con efficacia la complessità di ogni progetto, garantendo risultati di alta qualità e tenendo sempre sotto controllo eventuali impatti per l’ambiente.
Pur avendo un respiro nazionale, lo studio Pier Currà mantiene un forte legame con il territorio romagnolo. Lo studio è particolarmente attivo a livello regionale, contribuendo alla trasformazione urbana e al miglioramento della qualità degli spazi pubblici attraverso progetti che combinano innovazione e memoria storica. Tra i progetti più significativi a livello locale, dell’Emporio Solidale di Cesena e del Ponte Senza Peso ciclopedonale di Cesenatico in via Ferrara. Il titolare dell’azienda esprime profonda soddisfazione per il riconoscimento.
“Crediamo che l’architettura debba sempre più confrontarsi con il contesto sociale e ambientale – afferma Currà -, proponendo soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate. Questo riconoscimento ci incoraggia a continuare su questa strada, facendo della cura del dettaglio, della volontà di creare spazi innovativi e in armonia con il contesto e la comunità circostanti, il nostro marchio di fabbrica”.
Per il mondo dell’architettura, la conquista del vertice da parte di uno studio italiano è un segnale incoraggiante, soprattutto in un periodo contraddistinto da sfide economiche e ambientali dal respiro globale. In vista delle prossime sfide, lo studio conferma la volontà di espandere ulteriormente il proprio raggio d’azione: “vogliamo mantenere intatto il legame con la tradizione del design italiano e l’attenzione per l’ecosostenibilità – afferma Currà -. La vicinanza al tessuto territoriale, ma lo sguardo aperto al mondo e al cambiamento, continuerà a rappresentare un elemento distintivo della nostra attività”.