Unindustria, ok al nuovo statuto

La riforma dell'associazione

CONTENDENTI Il commissario di Confindustria Floriano Botta

CONTENDENTI Il commissario di Confindustria Floriano Botta

Cesena, 5 agosto 2018 - Conferma il risultato dei dati parziali la conclusione del sondaggio sul nuovo statuto di Unindustria Forlì-Cesena promosso dal commissario pro tempore Floriano Botta, incaricato da Confindustria nazionale di dirimere l’aspra contrapposizione che si è venuta a creare a seguito dell’azzeramento dei vertici dell’associazione nella nostra provincia. Si sono espresse le aziende associate che posseggono il 63 per cento dei voti (la dotazione è commisurata alle dimensioni dell’azienda) e i voti favorevoli rappresentano una larghissima maggioranza: il 97 per cento del totale. La rielaborazione dello statuto, che punta ad una partecipazione più larga e più attiva da parte delle aziende associate, segna una fase decisiva per il nuovo corso di Unindustria, benché siano ancora pendenti alcuni ricorsi alla magistratura promossi dai vertici rimossi.

«I dati finali – commenta il Presidente Commissario Botta – confermano la convinta vicinanza all’Associazione e la forte condivisione ad un nuovo statuto che semplifica i meccanismi associativi e apre soprattutto la partecipazione degli associati. E’ un passaggio importante che ora ci consente di concentrarci sulle esigenze delle imprese e sulle loro priorità, che saranno oggetto di un’intensa operazione di ascolto nel mese di settembre per la costruzione della nuova agenda associativa». «Il nuovo Presidente, che verrà eletto dall’assemblea straordinaria che prevediamo di organizzare agli inizi di ottobre - scandisce Botta - , insieme alla nuova squadra potrà così avere a disposizione un bacino di proposte condivise da tutta la base associativa». Uno spazio di qualità, proprio per volere di Botta, sarà riservato ai giovani «più portati all’innovazione e maggiormente flessibili e ricettivi nei confronti delle esigenze che cambiano». Non si parla di un nuovo direttore, dopo il licenziamento di Massimo Balzani, e la lettura di tale indirizzo è chiara: se davvero gli imprenditori di Forlì-Cesena vorranno andare verso l’adesione a Confindustria Romagna (già attiva con Rimini e Ravenna e come previsto dal riordino interno a Confindustria) un direttore potrebbe esser d’ostacolo considerato che c’è già un vertice operativo romagnolo a capo del quale c’è Marco Chimenti, già coordinatore della sede di Ravenna. E’ presumibile tuttavia l’indicazione di un coordinatore anche per la sede di Forlì-Cesena.