Cesena, 11 giugno 2013 - IL VOTO di domenica ha messo la parola ‘fine’ al progetto di fusione tra San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone. A urne aperte tutti, dai sindaci, ai comitati, al presidente della provincia, hanno confermato che la fusione non si farà più. E’ scritto anche nella delibera dello scorso ottobre votata dai due consigli comunali che, se anche uno solo dei due comuni avesse espresso il no, la fusione sarebbe saltata. Assicurazione poi ripetuta nei vari incontri referendari. Ora tutto il materiale verrà inviato a Bologna e spetterà all’Assemblea Legislativa Regionale decidere. Ma già ieri la vicepresidente della Regione, Simonetta Saliera, ha dichiarato: «Il risultato è chiaro — ogni decisione in merito alla fusione ora spetta ai sindaci, ai Consigli comunali e all’Assemblea legislativa», che con ogni probabilità si esprimeranno mettendo una pietra tombale sul progetto di fusione, rispettando così la volontà popolare.
 

GIANLUCA Vincenzi, sindaco di Gatteo, inizialmente coinvolto nello studio di fattibilità della fusione e poi uscito dal progetto, così commenta l’esito del voto: «Sono contento di essere rimasto fuori. Il risultato conferma quelle che erano tutte le nostre perplessità sul progetto di fusione fatto e voluto troppo in fretta. Sull’esito del voto secondo me ha inciso la modalità di informazione poco incisiva e fatta troppo di parte sia per il sì che per il no. Ciò ha causato il rifiuto della gente. Noi lavoriamo per unire tutti i servizi del distretto». Raggiante è Egidio Marconi, coordinatore del comitato del no di San Mauro Pascoli, che ha aggiunto: «La soddisfazione è che i cittadini hanno votato secondo coscienza e non sotto i dettati dei partiti. Ora attendiamo la Regione alla quale diciamo di interrompere immediatamente il processo di fusione. Invitiamo il sindaco a una riflessione seria e a trarre le conseguenze. La mancata presenza di Gatteo ha messo dei dubbi nei sammauresi che si sono informati sui reali vantaggi della fusione».
 

CONTENTO a metà è Antonio Urbini del comitato del no di Savignano che avrebbe preferito una percentuale di votanti molto più alta e ha aggiunto: «E’ una sconfitta pesante per i due sindaci, per il Pd, i sindacati. Adesso i due sindaci dovranno trarre le conclusioni. Riportare il tutto in consiglio comunale e poi dimettersi subito, anticipando i tempi del commissariamento». Esultanza per il risultato anche dagli esponenti della Lega Nord e il consigliere comunale leghista sammaurese Nicola Ravagli chiede le dimissioni del sindaco Miro Gori.