I Verdi: "Stalla lager a Bagno di Romagna"

"L'amministrazione non interviene". La magistratura sarebbe già intervenuta. Ma il proprietario impedisce l’accesso

Una foto scattata dentro la stalla

Una foto scattata dentro la stalla

Cesena, 25 giugno 2017 - Mucche allo stremo delle forze, denutrite e abbandonate in mezzo al letame. E che senza un intervento immediato rischiano di morire una ad una. E’ questa l’ultima denuncia fatta dai Verdi di Forlì-Cesena, che questa volta puntano il dito verso la frazione Crocesanta di Bagno di Romagna. A supporto del loro grido d’allarme mostrano anche alcune foto «scelte tra quelle meno choccanti», dove si vede lo stato di abbandono della mandria.

A chiamare in causa il sindaco di Bagno Marco Baccini è l’ex senatore dei Verdi e presidente provinciale dell’associazione Sauro Turroni. «A Bagno di Romagna, in località Crocesanta si trova una mandria di circa 50 mucche di razza romagnola lasciate morire di fame in mezzo ai loro escrementi, all’interno di una stalla lager», è il pesante attacco dell’animalista. E quelle mucche, ad oggi, si troverebbero in effetti sotto sequestro da parte della magistratura, che ha disposto una cura per loro affidata all’associazione.

Ma qui viene il problema: le persone che dovrebbero occuparsene spesso vengono ostacolate dal proprietario di questa stalla, almeno a sentire lo stesso Turroni: «Evidentemente chi si dovrebbe prendere cura di loro non è nella condizione di farlo o non vuole farlo. Notizie in nostro possesso attesterebbero la incapacità del proprietario a provvedere alla mandria – spiega l’ex senatore –. Certo è che quegli animali versano in condizioni drammatiche. Alcuni di loro sono morti e numerosi altri sono al limite delle forze».

Le mucche, attualmente cinquanta, erano cinquantatre fino a pochi mesi fa, ma secondo quanto risulta ai verdi sarebbero morti alcuni capi proprio a causa della malnutrizione. «Sarebbe urgentissimo e indilazionabile un intervento della massima autorità sanitaria locale, cioè il sindaco, che si guarda bene dal prendere qualsiasi provvedimento di sua competenza e inspiegabilmente risulta del tutto inerte, come se la questione non lo riguardasse – attacca Turroni – E tutto ciò accade mentre per settimane i social e i mezzi di informazione hanno dato grande risalto a fatti risultati poi inesistenti come la cosiddetta strage dei conigli al parco Urbano di Forlì, mettendo comunque in risalto l’esistenza di una grandissima e diffusa sensibilità nei confronti della sofferenza degli animali».

L'obiettivo dei Verdi è riuscire a nutrire queste mucche, per poi ‘liberarle’ da questa stalle e affidarle a una associazione che le porti in un alpeggio, dove poter trascorrere la loro vita in sicurezza. Un po’ come è successo alle pecore di Brescello, un caso che ha avuto molto risalto sulla stampa, finite poi sulle alpi libere di pascolare all’aria aperta. «Non vogliamo che vengano macellate queste mucche», puntualizza Turroni.