Scuola, dal prossimo anno al Cubo ci saranno due poli

Nonostante le proteste, la Provincia conferma il trasferimento dell’istituto geometri al ‘Serra’

FULCRO Il Cubo, l’edificio al centro del riassetto delle sedi scolastiche

FULCRO Il Cubo, l’edificio al centro del riassetto delle sedi scolastiche

Cesena, 19 dicembre 2016 - NONOSTANTE la protesta dell’istituto tecnico per geometri ‘Da Vinci-Garibaldi’ avvenuta venerdì al consiglio provinciale, la decisione della Provincia in merito al riassetto dell’edilizia scolastica degli istituti superiori è stata assunta: ed è quella di realizzare a partire improrogabilmente dal 1° settembre 2017 i due poli liceale e tecnico.

La Provincia non è più forte come quando era ente di primo livello, ma dopo l’esito del referendum resta in vita e mantiene in capo la delega spinosa all’edilizia scolastica degli istituti superiori. «Ciò significa – illustra il consigliere provinciale Monica Rossi, insegnante al tecnico commerciale Serra e responsabile per conto della Provincia della gestione dell’edilizia scolastica nel territorio cesenate – che al Cubo verranno ospitate classi dei licei classico e linguistico, i quali rispettivamente avranno altre classi nei locali del liceo scientifico e della media Plauto, mentre Geometri, che si stima conterà l’anno prossimo 14 classi, si trasferirà nei locali del Serra in via Plauto dove attraverso un intervento di riadattamento e miglioria ai locali verrà realizzata un’ala autonoma che ospiterà l’istituto tecnico per geometri».

Con quale risorse interverrà la Provincia che ha abbandonato il progetto di trasferire il linguistico alla sede Inps di via Angeloni, precedentemente annunciata, proprio per la mancata disponibilità di fondi per il pagamento del canone?

«La vendita della caserma dei Carabinieri di Cesena per la somma di un milione e 800mila euro – risponde Monica Rossi – ci permetterà di intervenire per migliorare lo stato delle scuole cesenati. In ogni caso la scelta stata anche legata a un concetto di fondo: la consapevolezza che con gli edifici ad oggi esistenti di proprietà della Provincia è possibile, conti alla mano, poter ospitare le scuole superiori senza ricorrere ad altre sedi private. Quindi si tratta di una scelta di oculatezza amministrativa. I locali non sono di proprietà delle scuole, ma l’ente che ha in capo la delega di programmare l’assetto dell’edilizia scolastica ha il compito di decidere come destinare gli edifici a disposizione in base alle esigenze dei vari istituto che possono cambiare nel corso del tempo. Cinque anni fa il linguistico non esisteva, oggi invece l’Alpi conta mille studenti: è evidente che la situazione si è modificata e va data una risposta».

Ma per rendere ufficiale e operativa la decisione della Provincia che cosa manca ancora sul riassetto e la nascita dei due poli liceale e tecnico? «Un atto deliberativo del presidente della Provincia – risponde la responsabile Rossi – che dovrà necessariamente essere imminente per poter programmare i lavori di adattamento dei locali per ospitare Geometri al Serra ed essere pronti per il nuovo anno scolastico».

L’istituto per Geometri, presieduto da Camillo Giorgi, attraverso la mobilitazioni promossa dal suo consiglio d’istituto, chiede di trasferirsi solo quando verrà realizzato l’edificio presso l’istituto Agrario (al quale è unito). «Quel trasferimento avverrà senza dubbio, ci auguriamo il più presto possibile – osserva Monica Rossi – ma ora dobbiamo agire pensando al prossimo anno scolastico, con la creazione dei due poli liceali e tecnico, un necessario intervento razionalizzatore e riequilibratore».