Cesena, 23 settembre 2010 - Prestigioso doppio riconoscimento per il Centro Grandi Ustionati - Banca Regionale della Cute dell’Emilia Romagna dell’Azienda Usl di Cesena, diretto dal dottor Davide Melandri, al 14° Simposio internazionale per le Biotecnologie.

Nell’ambito del convegno 'Biotecnologie, medicina e salute', che nei giorni scorsi ha riunito al Palacongressi di Rimini ricercatori provenienti da tutto il mondo per confrontarsi sulle ultime frontiere del settore, i due lavori presentati dall’azienda sanitaria cesenate hanno ricevuto il premo patrocinato dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e assegnato al miglior ricercatore e al miglior studio presentato nel corso del simposio internazionale. A presentare i due studi – 'La bioingegneria tessutale nel trattamento delle ferite difficili: dalla ricerca di base all’applicazione clinica' e 'Utilizzo di cellule staminali e fattori di crescita autologhi per il trattamento salvavita del grande ustionato' – è stata la dottoressa Elena Bondioli.

 

'Entrambi i lavori, ai quali ha partecipato attivamente tutto il personale del Centro Grandi Ustionati- Banca della Cute – spiega il dottor Melandri – riguardano le applicazioni cliniche di nuovi materiali biologici prodotti in laboratorio e l’utilizzo di terapie con cellule staminali nel trattamento di ferite croniche alla cute di diversa origine, come le ulcere. Nel lavoro sulle cellule staminali è stato inoltre importante anche il contributo della Medicina Trasfusionale della nostra azienda, diretta dalla dottoressa Rita Santarelli'.

 

Tra i fiori all’occhiello dell’Azienda Usl di Cesena, il Centro Grandi Ustionati – Banca della Cute dell’ospedale Bufalini risponde a richieste provenienti da tutta l’Italia. Unico punto di riferimento di tutta la regione e tra i cinque centri altamente specializzati riconosciuti dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Centro Nazionale Trapianti, la Banca della Cute offre un servizio qualificato per fornire agli ospedali di tutta Italia pelle umana prelevata da donatore. Si tratta di lembi di pelle crioconservata (congelata) o eventualmente fresca, da poter utilizzare nel trattamento delle ustioni estese e profonde in pazienti in condizioni critiche, spesso in pericolo di vita.

Nel corso del 2009 sono state soddisfatte dalla Banca della Cute dell’Emilia Romagna richieste arrivate da diversi ospedali italiani per un totale complessivo di 146.295 cm² di tessuto destinati a 133 pazienti. Mentre il Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini ha utilizzato 44.169 cm² di cute, impiegandola essenzialmente per l’assistenza di 19 pazienti severamente ustionati. Dal 2006 la Banca della Cute ha ampliato la propria attività anche nel settore della medicina rigenerativa e della ingegneria tessutale, mettendo a punto nuove metodologie (di cui una coperta da brevetto internazionale in società all’Ospedale Rizzoli di Bologna) finalizzate alla produzione di sostituti dermici privi di cellule, chiamati scaffold e utilizzati sia in ambito dermatologico che in ambito ortopedico per la riparazione della cuffia dei rotatori della spalla.