Cesena, la Bibbia secondo Paolo Cevoli

Teatro Bonci gremito, risate e applausi per la rivisitazione dei testi biblici in chiave comica

Paolo Cevoli a Cesena (foto Ravaglia)

Paolo Cevoli a Cesena (foto Ravaglia)

Cesena, 6 aprile 2018 - C’era un Teatro Bonci gremito ieri sera a sovrastare a colpi di incalzanti risate il rumore degli applausi a scena aperta meritati da Paolo Cevoli impegnato nella sua personalissima rivisitazione dei testi biblici in chiave comica e – ovviamente – fortissimamente romagnocentrica. Una serata all’insegna dell’allegria trascorsa senza dimenticare chi ogni giorno si adopera costantemente per diffondere lo stesso buon umore a chi invece rischia di esserne privato. Il ricavato dello spettacolo, organizzato dalla Fondazione Romagna Solidale, sosterrà infatti le attività organizzate dall’associazione ‘Il Disegno’ e della casa di accoglienza ‘Luciano Gentili’, rispettivamente impegnate nell’inserimento e nel integrazione dei ragazzi disabili nel tessuto sociale attraverso la condivisione della quotidianità (gite fuori porta e vacanze estive comprese) e del sostegno delle famiglie in difficoltà economica.

Cevoli ha risposto presente all’appello portando sul palco uno spettacolo che da mesi sta riscuotendo pieni consensi in giro per l’Italia ma che certamente da queste parti gioca in casa. La sua Bibbia, che come introduzione invece della Genesi ha un brano dei Ricchi e Poveri, è un susseguirsi di esilaranti interpretazioni del Libro dei Libri, raccontato come il comico immagina potesse essere successo migliaia di anni fa, alla sera, dopo una lunghissima giornata di lavoro alla corte di Nabucodonosor a quello che era il primogenitore dello stagista di oggi, un ragazzetto costretto a massacranti turni di lavoro (nel suo caso alle prese con le costruzioni di ziqqurat) in cambio dei viveri necessari al sostentamento. I nostri buoni pasto.

Poi arrivano la Creazione, Adamo ed Eva, Giobbe, e tutto il resto. Con una imprescindibile rassicurazione fornita al pubblico prima ancora di iniziare: “Nel caso non siate mai arrivati fino in fondo con la lettura, non preoccupatevi, la storia finisce bene… Per questo la racconto, le tragedie non fanno per me”.