Rockin'1000, Cesena capitale del rock. Le foto dal Manuzzi

Sfilata di big con l’esercito di musicisti di Rockin’1000 in un concerto da record

Cesena, Rockin'1000 fa il pieno allo stadio Manuzzi (Ravaglia)

Cesena, Rockin'1000 fa il pieno allo stadio Manuzzi (Ravaglia)

Cesena, 25 luglio 2016 - Nemmeno la pioggia della mattinata ha scoraggiato gli animi dell’esercito dei rocker che ieri ha affollato l’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena, dove ha preso forma “That’s Live”, la seconda impresa musicale targata Rockin’ 1000 (FOTO).

Alle 21.30, puntuali, sono partite le danze: 250 batteristi, 250 chitarristi, 250 bassisti e 250 cantanti, 30 tastieristi e 30 suonatori di cornamusa, e un gruppo di violinisti per il pezzo di apertura, “Bittersweet Symphony” dei Verve, hanno dato forma al più grande concerto in omaggio alla storia del rock mai realizzato fino ad oggi. Non è un Guinness dei Primati semplicemente perché gli organizzatori hanno preferito riservare il budget, necessario per la registrazione ufficiale, a rendere l’evento il più spettacolare possibile.    Tutto è iniziato esattamente un anno fa quando, sempre a Cesena, mille musicisti finirono per convincere Dave Grohl e i Foo Fighters, grazie ad una cover suonata all’unisono di “Learn to Fly”, a suonare nella cittadina romagnola. «Oggi la sfida è ancora più grande: un concerto vero e proprio, con la band più grande del mondo», ha commentato pieno di entusiasmo nel backstage prima dello show Fabio Zaffagnini, project manager di Rockin’ 1000. Un evento senza precedenti in Italia: lo ha sottolineato anche Cesareo degli Elio e Le Storie Tese. «Ho studiato, tanto. Volevo dare il mio massimo per un progetto che sprigiona energia positiva, perché la musica unisce le persone», ha detto. Le unisce, e le stordisce di emozioni, nel caso di Cesena: «Mi sento come un surfista davanti a un’onda anomala», ha esclamato Saturnino, bassista di Jovanotti, appena messo piede al Manuzzi, ieri pomeriggio.

I pezzi in scaletta al concerto da record sono stati 15, classici rock (dai Beatles ai Rolling Stones, da Patti Smith ai Police, Bowie, Neil Young, Clash), fino a hit degli anni Novanta e Duemila (Black Keys, Blur, White Stripes e altri). E poi c’è stato un medley speciale e la cover che non poteva mancare, quella dei Foo Fighters, che in un anno da Cesena ha fatto il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube. Dal punto di vista tecnico, ‘That’s Live è stata un’impresa titanica, «da spettinare i capelli», come ha precisato lo stesso Zaffagnini. Non a caso, per la gestione del sound, sono stati chiamati anche tecnici dello staff degli Ac/Dc e dei Muse. Fra i big del rock italiano, in prima fila in mezzo ai cosiddetti “millini” c’erano anche Cesare Petricich dei Negrita, che dice di avere vissuto l’evento con emozioni e tanta energia, «insieme a una grande famiglia».

E anche Ballo della band di Cremonini, Livio Magnini e Sergio Carnevale dei Bluvertigo, Federico Poggipollini chitarrista di Ligabue, Altria e Nevruz da X Factor. E due rocker d’eccezione, arrivati ieri pomeriggio a sorpresa direttamente dalla Notte del Liscio: Mirko Casadei e il padre Raoul, icona del folk romagnolo. Ha introdotto la serata Nikki di Radio Dj, che ha suonato poi con i chitarristi, mentre l’esercito dei rocker l’ha diretto il maestro Marco Sabiu. «I musicisti sono prontissimi e carichissimi - aveva rivelato il direttore d’orchestra romagnolo poco prima dell’inizio dello show - Non vediamo l’ora di tirare giù lo stadio!». Ci sono decisamente riusciti.