Arriva Scalabrelli. Lewis: "Il Cesena cresce"

Il co-presidente: "Scelta fatta per il bene della squadra". L’ex portiere ha rilevato Flavoni, ma tra i tifosi monta la polemica

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di Andrea Baraghini

Cambio in corsa nello staff tecnico bianconero con Cristiano Scalabrelli che diventa il nuovo preparatore dei portieri, ieri era già a Villa Silvia per il primo allenamento, al posto di Fulvio Flavoni, sollevato quindi da quell’incarico che aveva assunto in estate. La voce di questo avvicendamento girava già da qualche settimana, nella serata di domenica si è fatta più insistente, Scalabrelli tra l’altro era sabato allo stadio a vedere la gara contro il San Donato Tavarnelle, quindi ieri il comunicato ufficiale del club bianconero in cui si leggeva che "Il Cesena Fc comunica di aver sollevato Fulvio Flavoni dall’incarico di preparatore dei portieri della prima squadra, che a partire da oggi viene affidato a Cristiano Scalabrelli".

Sull’argomento è intervenuto anche il co-presidente nRobert Lewis: "Fare il bene del Cesena è la nostra unica priorità e anche in questo caso, alla base della decisione, c’è la volontà di alzare l’asticella in un ruolo, quello del preparatore dei portieri, in cui abbiamo riscontrato margini di miglioramento. Abbiamo esaminato vari profili fino a quando è venuta fuori la possibilità di avere una figura di alto livello come quella di Scalabrelli che ha contribuito alla maturazione di portieri come Meret e Berisha, Milinkovic-Savic e Gomis: siamo certi che sia la persona giusta per aiutarci a fare un salto di qualità".

Lewis ha speso parole anche per Flavoni: "A lui mi lega un lungo rapporto di amicizia e anche in ragione di questo, gli è stato proposto di restare all’interno del club con un altro ruolo: starà a lui fare la scelta migliore per il prosieguo della sua carriera professionale".

Contratto fino al 30 giugno 2023 invece per Scalabrelli che torna in bianconero dopo le tre stagioni vissute in riva al Savio come calciatore tra il 97 e il 2000 (114 presenze in tutto). A Cesena tra l’altro abita e gestisce un’attività nel campo della ristorazione, nel suo curriculum anche 10 anni come preparatore dei portieri della Spal.

Un ritorno però non privo di polemiche e che rischia di creare una frattura con una parte della tifoseria bianconera che lega il suo nome all’amara retrocessione del campionato 99-2000 additandolo come uno dei maggiori responsabili di quella discesa in C . Già a inizio ottobre, quando il suo nome era cominciato a circolare come possibile sostituto di Flavoni, la curva Mare si era mobilitata con un comunicato in cui esprimeva il dissenso per un suo rientro nello staff. Oltre a quello anche striscioni affissi fuori stadio, ’Scalabrelli non ti vogliamo’ recitava il più eloquente, e cori in occasione di alcune gare casalinghe.

Dal canto suo, intervistato proprio in quel periodo dal Carlino, Scalabrelli aveva affermato: "Mi dispiace veramente molto che venga ancora tirata in ballo la retrocessione del 2000. Bisognerebbe avere la capacità di guardare avanti. Sarei onorato se capitasse di lavorare per il Cesena perché è la squadra della mia città, è una società importante ed ha progetti ambiziosi. Credo che indipendentemente dal pensiero dei tifosi, che vanno rispettati, una società forte debba fare le sue scelte. Le persone non possono farsi condizionare da una retrocessione avvenuta 22 anni fa".

Parole che non hanno placato gli animi di quella parte del popolo bianconero contrario alla decisione della società e che ieri sul web ha continuato la contestazione. Sui social non sono mancati anche i pareri opposti con l’invito cioè a mettere una pietra sopra al passato e a pensare solo a sostenere la squadra in questo campionato. Quel che è certo è che questo momento il cavalluccio ha bisogno di tutto fuorché di una tifoseria spaccata, fredda o, peggio ancora, ostile.