
Sarà il terzo impegno nel giro di otto giorni e già per questo diventa una gara piena di insidie lo scontro di oggi pomeriggio fra Cesena e Lucchese.
Era partita molto bene la Lucchese, con tre vittorie e tre pareggi nelle prime sei giornate. La striscia positiva si è interrotta con la sconfitta subita da parte della Torres alla quale ne sono seguite altre tre.
Dopo le quattro sconfitte consecutive il cammino della squadra allenata da Giorgio Gorgone è stato molto più irregolare.
E le statistiche confermano che la Lucchese è una suadra piuttosto imprevedibile: otto sono i punti conquistati in casa e altrettanti quelli arrivati sui campi avversari, quattro le vittorie, quattro i pareggi e altrettante sconfitte, dodici i gol segnati contro i tredici subiti, insomma dalla Lucchese ci si può aspettare praticamente di tutto.
La scelta principale della società Toscana in estate è stata quella di affidarsi a un tecnico, Giorgio Gorgone appunto, e a un direttore sportivo come Alessandro Frara che hanno grande voglia di affermarsi nel calcio professionistico.
Entrambi arrivano dalla Primavera del Frosinone, quella della Lucchese e la prima vera panchina vissuta in prima persona da Gorgone che vanta molte esprienze come allenatore in seconda.
Giorgio Gorgone è abituato a schierare la sua squadra con la difesa a quattro, negli ultimi turni davanti alla difesa due centrocampisti puri poi una linea di tre giocatori offensivi a sostegno della punta centrale.
L’ attaccante dal potenziale maggiore nella rosa della Lucchese è Simone Magnaghi che la sua stagione più prolifica l’ha vissuta con la maglia del Pontedera quando segnò sedici gol in campionato, mettendo fra le sue vittime anche il Cesena di William Viali.
Nel campionato in corso Magnaghi finora è arrivato a quota due reti, come i compagni Guadagni, Gucher, Rizzo Pinna e Russo, segno che la formazione allenata da Gorgone sa portare al gol molti dei suoi effettivi.
Roberto Daltri
