Amadori Tigers Cesena, cena benefica per 'Quelli di sempre'

La squadra di basket si appresta a iniziare i playoff per la promozione in Serie A2. Messe all'asta le divise da gioco ed assegnata una eBike Ducati Scrambler

Foto di gruppo della cena organizzata da Amadori Tigers

Foto di gruppo della cena organizzata da Amadori Tigers

Cesena, 24 aprile 2019 - Menù a base di carne (perché va bene tutto, ma una Tigre vegetariana proprio non si può vedere), maglie all’asta, eBike Ducati Scrambler estratta a sorte, raccolta fondi solidale, tanta allegria e pure l’occasione per fare il punto sulla situazione della squadra, in procinto di iniziare i playoff per la promozione in A2.

Un centinaio di tifosi hanno partecipato alla cena organizzata martedì sera dagli Amadori Tigers al ristorante Rugantino, abbracciando la squadra (i giocatori erano disseminati nei vari tavoli) e sondando il polso della situazione alla vigilia della post season. “Siamo esattamente dove volevamo essere – ha commentato il patron Giampiero Valgimigli -, con la squadra che volevamo, allenata nel modo che volevamo. Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto, ma siamo consapevoli di aver concluso solo una tappa:  ora, restando in tema ciclistico, c’è da scalare  lo Zoncolan”.

Poi cita il football americano e il discorso cinematografico del coach interpretato da Al Pacino: “O vinciamo insieme, o perdiamo singolarmente”. Già, perché è di vincere che si parla, sempre e comunque: “Siamo arrivati (da Forlì, ndr)  in punta di piedi  - ha ricordato il gm Enrico Castellini – ma con le idee chiare. E stiamo rispettando i nostri intenti. Iniziamo i playoff con un unico intento: vincerli. Abbiamo il grande sogno della A2 e chiediamo alla città di aiutarci a raggiungerlo”. Applausi anche per l’improvvisata dei calciatori bianconeri Francesco Viscomi e Ciro De Angelis, presenti  nel locale e che hanno approfittato dell’occasione per donare ai Tigers una maglia del Cesena.

Poi sotto con l’antipasto e mano al portafoglio: tra una portata e l’altra è stata avviata l’asta delle divise della squadra, che ha visto come banditore lo speaker Sandro Base coadiuvato per gli approfondimenti cestistici dal ds Gabriele Foschi. Offerte e rilanci, mescolati a tanta goliardia: la più appetita è stata la canotta di Francesco Papa, strappata alla concorrenza dalla fotografa della squadra Giulia Lazzerini per 110 euro dopo tremendo scherzo al compiaciuto numero 7 al quale era stato fatto credere che nessuno fosse interessato alla sua casacca.

Un filo dietro il cimelio del capitano David Brkic, che ha assicurato di chiudere la carriera con questi colori. Papà Poggi ha indossato la divisa del figlio, Max Ferraro ha provato (inutilmente) a comprarsi la sua, mentre la moglie di De Fabritiis ha avviato una ingorda serie di rilanci per la maglia del consorte, dovendo poi rinunciare sul finale per accontentarsi di riportare a casa il marito in carne e ossa. Parte del ricavato verrà devoluto all’associazione ‘Quelli di Sempre’. Soddisfazione a applausi, tanto  da pensare subito al rilancio: “A fine stagione ci rivediamo a cena”. Questione di marketing: le maglie di una squadra neopromossa varrebbero molto di più…