Budokan, promettono bene i piccoli-grandi allievi romagnoli

Oltre 100 i partecipanti alle sessioni di esame e verifiche di fronte alla commissione tecnica con diversi maestri

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Nei giorni scorsi presso il palazzetto di San Mauro Pascoli si sono svolte le sessioni di esame e le verifiche per gli allievi del Budokan, davanti alla commissione tecnica composta dai maestri Daniele Arcangeli, Andrea Silenzi, Valentina Nicoletti e gli istruttori che collaborano nei corsi. L’evento era già stato programmato per il mese di gennaio, poi era stato purtroppo posticipato a causa del picco di contagi e quarantene, ma alla fine nell’impianto della cittadina romagnola ha visto per cinque ore consecutive la partecipazione di oltre 100 allievi delle scuole di karate di San Mauro e San Vito del Budokan.

Dopo la prova di kihon (fondamentali) in cui si valuta la precisione della tecnica, si sono susseguite la prova di kata (forma) e kumite (combattimento). Queste ultime due sono state portate alla luce dei riflettori, anche per i meno esperti, grazie al bronzo di Viviana Bottaro nel kata e l’oro di Luigi Busà nel kumite a Tokyo 2020. La valutazione degli esami ha visto voti ottimi da parte di tutti. In particolare si sono distinti con il massimo dei punteggi Linda Ricci, Kobryn Yana e Luli Joel nella verifica cinture bianche; Gaia Antonelli e Francesco Donzelli nell’esame per cintura gialla; Noemi Antonelli per la gialla superiore, e Noemi Fulvi per la cintura arancio.

Va evidenziato che l’esame nel karate è un vero e proprio banco di prova dove i più piccoli imparano, con l’aiuto dei maestri, come affrontare e attenuare per la prima volta le loro emozioni, come organizzare la propria preparazione nei mesi precedenti e come gestire la concentrazione nel momento culminante della prova. Anche gli adulti hanno dato grande prova di sé stessi, a loro vanno i complimenti per aver dimostrato di avere ancora voglia di mettersi in gioco e di trovare ogni giorno spunti per migliorarsi.

Alla fine il messaggio che si vuole cercare di trasmettere ai giovani è che nulla è scontato, neanche la convocazione e la promozione ad un esame. Tutto è frutto del tempo e dell’energia che si dedica al proprio progetto. Qualsiasi obiettivo, anche quello più ambizioso, è raggiungibile, purché si dia il massimo di sé stessi e ci si affidi all’aiuto di maestri e insegnanti lavorando con costanza, con entusiasmo e con quella passione che non deve mai mancare.