Zebi: "Il nuovo Cesena dovrà sempre trasmettere qualcosa"

Presentato il direttore sportivo: "Punteremo sui giovani, coraggio e qualità. Occorre patrimonializzare per creare una base per questo club. Ero qui anni fa, mi sono subito trovato a mio agio

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Cesena, 18 giugno 2020 - ‘Abbiamo fatto una scelta rock’. Nella complicità di sguardi, il presidente Corrado Augusto Patrignani ha introdotto così Moreno Zebi, il nuovo direttore sportivo del Cesena. Parlata loquace, efficace, diretta: dalle prime parole Zebi si è presentato piuttosto bene alla piazza. "Voglio una squadra che sappia trasmettere qualcosa, in cui la gente, i tifosi si sappiano riconoscere. Una squadra che sportivamente in campo sia disposta a ‘morire’. Se devi trasmettere qualcosa, lo devi avere dentro. Serviranno i giocatori giusti, con qualità ma anche con temperamento. Non dovremo avere paura, voglio un ambiente di persone umili. Umile non vuole dire remissivo, vuol dire essere disposto a ‘morire’ in campo. Mi piacerebbe allestire una squadra con un’identità precisa, che abbia il coraggio di fare le partite. Lavoreremo con i giovani e i giovani devono avere entusiasmo". Sulla rosa rafforza il concetto: "La mission è quella di patrimonializzare il Cesena, dare una base al club. Nel momento in cui un’azienda non crea valore si deve porre delle domande. Sarà un percorso non immediato, ma è una linea strategica che ci piacerebbe organizzare assieme alla società. Se venissi qui a speculare sul Cesena, sarebbe un errore. Chi pensa di slegare l’attività personale dal club commette un grosso sbaglio di strategia, Moreno Zebi può fare un percorso importante se allo stesso tempo lo farà anche il Cesena". Sul ritorno in Romagna: "Non credevo fosse ancora vivo il ricordo dell’esperienza da giocatore, non nego che appena arrivato mi sono sentito a mio agio, nonostante sia passato tanto tempo. È un luogo in cui mi riconosco. Nel momento in cui ho iniziato a sparare le ultime ‘cartucce’ da giocatore ho sempre pensato di intraprendere la carriera da direttore sportivo e non da allenatore". Gianluca Mariotti