Lo Spezia regge un’ora, il Sassuolo fa poker

Al "Manuzzi" di Cesena i bianchi, al debutto in serie A, pareggiano con Galabinov ma nella ripresa incassano altri tre gol

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SPEZIA

1

SASSUOLO

4

Primo tempo 1-1

SPEZIA (4-3-3): Zoet; Sala (33’ st Ferrer), Erlic, Dell’Orco (41’ st Chabot), Ramos; Bartolomei (25’ st Deiola), Ricci M., Pobega (25’ st Mora); Agudelo (25’ st Farias), Galabinov, Gyasi. All. Italiano.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches (33’ st Ayhan), Ferrari, Kyriakopoulos (1’ st Muldur); Locatelli, Obiang (1’ st Bourabia); Berardi (41’ st Ricci F.), Defrel (24’ st Traore), Djuricic; Caputo. All. De Zerbi.

Arbitro: Ghersini di Genova.

Marcatori: 12’ pt Djuricic, 30’ pt Galabinov; 19’ st rig. Berardi, 21’ st Defrel, 31’ st Caputo.

Note: spettatori 300 circa. Ammoniti Sala, Zoet, Djuricic. Angoli 5-3 per il Sassuolo. Recuperi: 6’ pt e 4’ st

Un esordio amaro, con un risultato fin troppo pesante e maturato solo nell’ultima mezzora, ma deciso dagli errori di una difesa sì in emergenza, ma sulla quale urgono correttivi. Lo Spezia viene travolto 4-1 dal Sassuolo alla sua prima in Serie A, ma al di là della caratura dell’avversario che fin da subito ha fatto valere la propria esperienza e il maggior tasso tecnico, non mancano le attenuanti verso quel ‘cantiere aperto’ – cinque esordienti in Serie A al fischio d’inizio, che diventano otto nella ripresa – che mister Italiano ha cominciato a forgiare solo da poco tempo e sul quale si potrà dare un giudizio compiuto solo fra qualche giornata. La voce di Fede La Valle e l’inno di Borghetti portano un po’ di Picco al Manuzzi.

Bartolomei, primo capitano delle Aquile in A, suona subito la carica e lo Spezia inizia senza timori, ma il canovaccio però cambia subito, restando immutato per lunghi tratti del match, con gli emiliani a fare la gara, dominando sulle corsie laterali. Non a caso il gol del vantaggio al 12’ arriva da sinistra: Sala non è esente da colpe perché prima si lascia sfuggire Djuricic, poi subisce il tunnel dallo stesso fantasista serbo, aprendogli la strada verso la porta. Lo Spezia accusa il colpo, mister Italiano si sbraccia e alla mezzora il pareggia. Il primo, storico gol in Serie A per le Aquile lo segna Galabinov, che sfrutta il cross di Matteo Ricci e di testa batte Consigli: un premio meritato per un giocatore ritrovato che, con la sua prestazione, fatta anche di sacrificio e ripiegamenti, a tratti si è preso la squadra sulla spalle. La punizione di Locatelli nel recupero fa tremare la traversa, ma lo Spezia resiste. Sarà così per i primi 19’ minuti della ripresa, quando l’indecisione tra Erlic e Dell’Orco porta Caputo davanti alla porta, con Zoet che non può fare altro che atterrare l’attaccante e con Berardi che dal dischetto non sbaglia. Il gol gela le Aquile, che dopo due minuti capitolano nuovamente: ancora un errore scatena il contropiede neroverde, con Defrel che insacca sull’assist di Caputo. Lo stesso attaccante pugliese, che durante la gara si era visto annullare tre gol, al 31’ chiude i conti sull’assist di Ferrari, facilitato nel compito dall’assenza di marcatura. Lo Spezia colpisce una la traversa con l’incornata di Galabinov. Mercoledì si recupera la prima giornata in Friuli, con un Terzi e un Maggiore in più nel motore.

Matteo Marcello