Campedelli, l’Europeo inizia in Portogallo

Il pilota di Savignano sul Rubicone disputerà tutte le otto prove della rassegna continentale: "Voglio tornare a vincere il prima possibile"

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di Ermanno Pasolini

Per Simone Campedelli, il 36enne campione di rally di Savignano sul Rubicone, si sono aperte le porte del campionato europeo rally. Alle spalle Campedelli ha un buon curriculum di quindici anni di corse, anche se ogni tanto dominato da normali e comprensibili alti e bassi. Ma è sempre tornato in auge con forza, determinazione, carattere e tanta volontà. Lo abbiamo raggiunto al telefono proprio all’aeroporto in partenza per la prima tappa del campionato europeo.

Simone Campedelli disputerà tutte e otto le gare di rally dell’Europeo?

"Sì, parteciperemo a tutto il campionato europeo, sperando di fare un ottimo risultato". Quando è in programma la prima gara?

"Da oggi a domenica in Portogallo. Le altre sette tappe saranno alle Isole Azzorre, alle Canarie, in Polonia, Lettonia, a Roma, a Barum in Repubblica Ceca mentre l’ottava è in via di definizione. Tutto dipenderà dagli sviluppi della guerra in Ucraina".

Come è nata questa decisione di disputare l’europeo?

"Grazie all’appoggio del costruttore indiano di pneumatici Mrf Tyres che ha creato un vero squadrone con il vice campione europeo, lo spagnolo Efrem Llarena e l’ungherese Norbert Herczig, quinto l’anno passato".

Chi siederà al suo fianco come navigatore?

"Tania Canton, toscana, di Lucca, che è al mio fianco dal 2018".

Quali sono state le corse più importanti degli ultimi dieci anni?

"Dopo un anno di inattività agonistica nel 2015 e con due anni, il 2013 e 2014, avari di vittorie, e, precedentemente essere diventato campione italiano Rally Junior e campione italiano ’2 Ruote Motrici’ 2011 e 2012, nel 2016 sono tornato a correre e a salire sul podio e nel 2017 mi sono affermato nel Trofeo Rally Asfalto del campionato italiano. In totale finora abbiamo vinto sette titoli nazionali nelle varie categorie e campionati ai quali abbiamo partecipato. L’ultimo successo importante, prima della pandemia risale al 2019 con la vittoria assoluta nella Targa Florio in Sicilia, la gara su strada più antica al mondo".

Cosa si aspetta dalla stagione rally 2022?

"Di tornare a vincere il prima possibile. Abbiamo voglia di divertirci e di essere utili allo sviluppo dei pneumatici per adempiere al compito per cui siamo stati ingaggiati".

Ha in programma qualche corsa in Italia?

"Al momento non ci sono gare in programma, a parte quella del Campionato Europeo a Roma. Non è escluso però che durante l’anno arrivino gare importanti".

Ha fatto un pensierino al mondiale?

"Al momento resta sempre il mio punto di arrivo, anche se ci sono tanti piloti giovani molto forti. Oggi per me la priorità è continuare a fare il pilota professionista chiaramente in contesti il più importanti possibili".

C’è un sogno da realizzare rimasto nel cassetto?

"Già sono stato molto fortunato in questi 15 anni nel potere fare quello che mi è sempre piaciuto e mi piace. Oggi chiaramente sogno di potere diventare campione europeo".