Caturano: "Cesena, ora si fa sul serio"

Il capitano carica l’ambiente in vista del big match di domani con l’Entella: "In palio tre punti pesantissimi, vogliamo blindare il terzo posto"

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di Luca Ravaglia

"E’ inutile che stiamo qui a nasconderci dietro a un dito: mancano quattro gare alla fine, siamo terzi e l’Entella è un punto dietro. Domenica bisogna vincere. Punto".

Il capitano del Cavalluccio Salvatore Caturano scalda il motore in vista del big match dell’Orogel Stadium in programma domani alle 14.30 contro una direttissima concorrente.

Caturano, ha le idee chiare.

"Serve essere concreti. L’Entella è una squadra fortissima che è stata costruita per vincere il campionato, ma è altrettanto vero che in questo momento, per demeriti loro o per meriti nostri, siamo qui a giocarci punto a punto la volata finale. Dunque partiamo da questo: se non è una gara decisiva per l’intera stagione, ci manca davvero poco. La posta in palio è altissima. E la vogliamo noi".

Sale la pressione.

"Normale, è così che funziona. Non dobbiamo farci distrarre da niente e per questo stiamo preparando molto bene la partita, con grande attenzione a ogni dettaglio".

Cosa si aspetta?

"Ci sarà un ritmo molto alto, loro sono ’forti di gamba’ e hanno qualità, dovremo essere bravi nella fase difensiva e da lì nelle ripartenze. Serve verticalizzare molto ed essere concreti sotto porta".

Dove c’è lei. Ma non solo.

"La concorrenza è fondamentale nelle squadre che vogliono andare lontano. Abbiamo un gruppo di attaccanti di grande valore, a partire da Bortolussi e Tonin per esempio e arrivando ai nuovi arrivati come Pittarello. Ognuno ha le sue caratteristiche e sa essere decisivo. Tutti insieme possiamo creare davvero tanti problemi agli altri".

Parla da capitano.

"E’ un ruolo che ho accettato con grande determinazione, ringraziando per l’opportunità ricevuta. Cerco di coprirlo al meglio dentro e fuori dal campo. Mettiamola così: se c’è un problema, io sono in prima fila per trovare la soluzione. Perché è lì che voglio stare".

Conosce bene l’Entella. Con le ex squadre, come con le ex fidanzate, si vuole sempre fare bella figura.

"Sono pronto a fare una corsa in più, un contrasto in più, qualsiasi cosa in più rispetto all’avversario. Perché sono un ex? Magari conta anche quello, ma di certo la ragione principale è che questa gara è da vincere. Senza fronzoli. E in ogni caso non vivo le gare da ex con una tensione particolare: scenderò in campo con grande serenità e tranquillità, ma determinato a fare tutto quello che serve per aiutare il Cesena a prendersi tre punti pesantissimi".

Veniamo alla ricompensa in palio: il terzo posto che state difendendo coi denti.

"Vale tanto, perché ti permette di saltare i primi due turni, quando si incontrano avversari arrivati ai playoff senza niente da perdere e che sono pericolose mine vaganti".

L’Entella fuori casa ha più spesso il fiatone, mentre voi avrete un pubblico che promette di farsi sentire.

"Lasciamo stare l’Entella, che è forte comunque. Penso però ai nostri tifosi, che ci invidiano in tutta Italia e che sanno davvero fare la differenza. A maggior ragione in gare come quella che ci aspetta. Spero di vedere tanta gente allo stadio: ci darà la spinta in più che serve".

Ai piani alti la velocità di crociera è diminuita. Per voi, ma anche per gli altri.

"Per forza. All’inizio della stagione l’approccio alle gare e il modo di giocarle è diverso. Ora tutti si conoscono alla perfezione, gli staff tecnici fanno lavori minuziosi per trovare contromisure specifiche al dettaglio e questo in campo si vede. Ai playoff risalterà ancora di più".

I playoff, appunto.

"Siamo stati costruiti per arrivarci e ci arriveremo. Il punto è che vogliamo arrivarci bene, per giocare un ruolo da protagonisti. Perché va bene tutto, ma è davvero inutile pescare dalle frasi di circostanza: una volta che finisce la stagione regolare e iniziano i playoff, non vai in campo per fare il meglio possibile. Vai in campo per vincerli. E andare in serie B".