Cesena a due facce: così i conti non tornano

Il gruppo di mister Toscano ha mostrato il suo meglio contro le grandi, ma sta pagando cari gli scontri con chi è meno quotato

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Incompleta, non adatta per ora ai massimi traguardi, è la diagnosi di chi fa filotto o quasi con le big, batte le capoliste ma incontra evidenti difficoltà con squadre votate alla sofferenza o che grandi non sono. E in quattro occasioni è stata sconfitta.

Il Cesena è tornato a battere in testa quando meno era previsto, preoccupante sì nella sostanza ma di più nella forma per i bianconeri che fuori casa non incassavano reti dal 18 settembre (ko per 2-0) a Fermo. Un Cesena che i quattro passi falsi di stagione li ha fatti contro la Fermana (17 punti +3 dai playout), Lucchese (a -1 dai playoff ma reduce da 4 sconfitte nelle ultime 5 gare) poi l’Ancona che big non è, decima e nell’ultima piazza playoff e la Carrarese alla prima giornata quando gli apuani erano indecifrabili ma adesso occupano la terza piazza un punto davanti ai bianconeri, quinti a -5 dalla Reggiana leader.

Un cammino contradditorio per chi ha regolato puntualmente e meritatamente le capoliste dei vari periodi del torneo, dalla Reggiana, al Fiorenzuola, al Gubbio e lo avrebbe fatto anche a Siena se non si fosse schiantato contro errori arbitrali. E va inserito anche il maturo pari di Chiavari.

Qualcosa stona e non tutto può trovare spiegazione col fatto che il campionato è equilibrato e si possono lasciare punti ovunque. Infatti il Cesena ha pareggiato sia contro la Torres (quota 17, +3 dai playout) e con il Pontedera che il 24 settembre non era certo la realtà emergente attuale a una sola lunghezza dai romagnoli. Antenne dritte quindi per sabato quando al Manuzzi arriverà il San Donato Tavarnelle ultimo in classifica insieme all’Olbia. Sarà un match senza alternative, solo i tre punti per ripartire. Un rendimento generale di questo tipo significa che la squadra al momento non è matura per i massimi obiettivi come vorrebbero i corposi investimenti della proprietà. E dire che nelle partite con Siena, Reggiana, Gubbio, Fiorenzuola ed Entella la sensazione era stata completamente diversa. Ma c’è ancora spazio per tornare in carreggiata dopo che in una decina di giorni dal primo posto si è scivolati al quinto.

Fondamentale sarà ridurre i passi falsi in un torneo lontanissimo da quello da vertigini della scorsa stagione quando il Modena (promosso) perse quattro volte e l’antagonista Reggiana 2. Il Cesena di Viali, terzo ma a distanza siderale, invece sette. I bianconeri sono già stati battuto in quattro frangenti, non pochi di solito per chi tira al massino. Ma la primatista Reggiana si è fermata 3 volte, il Gubbio 4, la Carrarese 5, l’Entella 3, il Fiorenzuola 6 per stare a chi precede o è ai bianconeri. L’andamento non troppo spedito del torneo è una vera occasione per primeggiare, perderla sarebbe un guaio ancora maggiore.