Cesena, Bortolussi un addio dolceamaro

Ufficializzato l’addio all’attaccante. Che ha segnato 28 reti in due anni. E che lascerà rimpianti per impegno e abnegazione

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Quando si pensa ad un giocatore che parte e che lascia una squadra è facile concentrare la propria attenzione ed i propri ricordi sull’ultimo periodo di militanza, spesso tendendo a dimenticare il passato, a maggior ragione se composto da diversi capitoli.

I rimpianti spesso hanno l’orizzonte breve. Forse molti tifosi saranno contenti per la cessione di Mattia Bortolussi al Novara, dove come d.s. lavora l’ex cesenate Moreno Zebi che ha confermato di essere un suo estimatore, ma probabilmente la sensazione deriva dal girone di ritorno disputato dall’attaccante che, dopo aver realizzato 9 reti nella prima metà di campionato, nella seconda fase, playoff compresi, ha gonfiato la rete solo in un’occasione. In due stagioni con il Cavalluccio l’attaccante marchigiano classe 1996 ha disputato 80 gare segnando 28 reti.

Il bottino non è niente male, considerando che le reti sono state realizzate praticamente in un campionato e mezzo, ma molti se non tutti, ricordano la siccità realizzative delle ultime gare, le occasioni sbagliate ed il fatto che per i tifosi un attaccante è bravo e valido solo se segna. Opinione non del tutto errata, ma per giudicare un giocatore che agisce in fase offensiva, bisogna guardare anche altro.

E questo ’altro’ sebbene etereo, è valutato molto positivamente da allenatori e compagni. Infatti mister Viali il suo attaccante non lo ha mai tenuto in panchina, ma anzi, lo ha sempre schierato ed impiegato dall’inizio. E sempre, anche quando non la buttava dentro mai. Perché, e questa è opinione comune ed acclarata, Bortolussi ha sempre aiutato la squadra, ha corso, si è impegnato, si è sbattuto con prestazioni che, da un punto di vista dell’impegno, sono sempre state impeccabili. Solo che quando un attaccante non segna sono sempre in tanti a storcere la bocca e spesso si dimenticano del classico ’lavoro oscuro’ che un giocatore esegue.

Ora Bortolussi non c’è più. Domanda: cessione giusta o cessione sbagliata? Ci sono alcuni fatti da considerare. In primo luogo la società per sua stessa ammissione, sta seguendo le direttive di mister Toscano che evidentemente non lo ’vedeva’ più di tanto. In secondo luogo potrebbe essere salito alla ribalta anche una questione economica. In gennaio il Modena aveva bussato alla porta bianconera offrendo 350mila euro. Ora non si conoscono le cifre della sua cessione al Novara (qualcuno sussurra 120mila), ma di certo non se n’è andato gratis. Desta perplessità solo la tempistica dell’operazione. Sarebbe stato meglio cederlo una volta avuto in casa il sostituto. Che arriverà, ma che ancora non c’è.

Stefano Benzoni