La vittoria di Pontedera non è stata brillante, ma ha portato tre punti importanti con benefici immediati sull’ambiente. Ora serve una conferma, il calendario propone stasera al Cesena per l’esordio in campionato al Manuzzi una delle formazioni sulla carta più competitive e ambiziose, l’Ancona.
Mimmo Toscano non nasconde le insidie del match. "Vedo i ragazzi lavorare con impegno per migliorare l’intesa. A Pontedera ho rivisto cuore e grande volontà di alzare il livello delle prestazioni che parte anche dal conoscersi meglio. Stasera si alzerà ancora di più". L’Ancona è squadra temibile, piena zeppa di gente di categoria, ma Toscano non molla dal suo proverbiale concetto che prescinde dall’avversario. "Dobbiamo alzare il nostro livello, con pazienza, a prescindere dall’avversario. L’Ancona è cambiata tanto, sta ancora cercando una precisa identità. Ma tutto dipende da cosa facciamo noi. Questo gruppo ha margini di miglioramento incredibili". Cosa pensa di come è partito il campionato, dell’esonero lampo all’Entella e di chi si sta imponendo all’attenzione? "Oggi è prematuro dare giudizi, occorrono almeno dieci turni per capire le potenzialità effettive. Posso dire che la Carrarese mantiene le premesse, ha alzato il livello delle sue prestazioni come altre sei o sette formazioni per una generale crescita tecnica verso l’alto. Ci sarà tanta concorrenza in più".
Il Cesena ha un alleato in più, il suo pubblico. "Il pubblico ci dà la spinta a impostare in fretta il nostro percorso siamo contenti che i nostri tifosi abbiano rinnovato la fiducia correndo in massa ad abbonarsi. Ma è una costante, il pubblico di Cesena non si smentisce come i tanti che ci seguono in trasferta. Gente che affronta grandi sacrifici pur di starci vicino e noi cercheremo di farli felici".
Torniamo a stasera: formazione fatta? "Non ancora, Pisseri si è sottoposto agli esami strumentali che hanno escluso un infortunio grave. Vediamo come va. E anche altri sono affaticati dopo venerdì". Toscano non è abituato a rimescolare le carte per gli impegni ravvicinati salvo cause di forza maggiore. La difesa finora non è parsa ermetica. "Non mi preoccupa ciò che ho visto, occorre guardare ciò che ha concesso. Nell’azione del gol del Pontedera poteva fare meglio, ma in quell’occasione si deve lavorare da squadra”. Qualche pillola sui singoli. "Kargbo ha caratteristiche importanti, nello strappo mette in difficoltà tutti, soprattutto nell’uno contro uno. Ogunseye ha la cultura del lavoro e mentalità forte, non è in condizioni ottimali ma si dà un gran daffare. I giovani? Occorre equilibrio, giovani o veterani non importa, vogliamo alzare la qualità. A prescindere dai nomi".