Cesena, i numeri sono da prima della classe

In tante voci i bianconeri primeggiano: miglior attacco, migliore difesa, ben 18 elementi a segno e differenza reti più marcata

Cesena, i numeri sono da prima della classe

Cesena, i numeri sono da prima della classe

Sono numeri importanti, da primato quelli del Cesena nel campionato invece appena vinto (e meritatamente) dalla Reggiana con 80 punti e che vede i bianconeri a quota 76 secondi a pari merito con l’Entella ma davanti per gli scontri diretti (0-0 e 4-0) a una giornata dal termine.

I romagnoli hanno il miglior attacco del girone con 65 reti realizzate, la miglior difesa grazie ai 24 gol subiti, la miglior differenza reti (19 gare senza prendere gol), 18 giocatori a segno, il vicecannoniere del girone Corazza (18) alle spalle di Ragatzu dell’Olbia (19) che ha effettuato il sorpasso proprio sabato nella gara contro la Regia.

Eppure i granata sono già in B legittimamente con 24 gare vinte, 8 pareggi e 5 sconfitte; per il Cesena ci sono invece 22 successi, 10 pareggi e 5 sconfitte. Ora il Cesena ha l’obbligo di andare a vincere ad Alessandria per arrivare secondo ed essere catapultato direttamente ai quarti dei playoff. Dipende tutto da sé; i grigi piemontesi sono nella prima posizione playout a -2 dalla Torres e per la salvezza diretta non solo dovrebbero battere la vicecapolista, ma sperare che i sardi perdano in casa contro una Fermana che è già salva. Invece l’Entella attualmente terza in classifica viaggerà verso Siena contro i noni della classe, già sicuri dei playoff e che pensano solo a quelli.

Numeri pesanti quelli del Cesena che di solito valgono il primo e non un secondo posto, ma che ora non devono rappresentare l’eterno rammarico, bensì la convinzione che la squadra intanto deve chiudere da seconda e che ha tutto per essere protagonista negli spareggi che decideranno la stagione.

Ma, premesso che i numeri in un campionato e più in generale nello sport non sono tutto, come ha fatto il Cesena con certe cifre a non chiudere in testa? Le motivazioni di un Cesena non promosso direttamente sono varie, Dal settembre nero (5 punti dei bianconeri, 12 della Reggiana e 7 dell’Entella), all’insicurezza e inadeguatezza di chi è stato schierato tra i pali rispetto all’ambizioso obiettivo di inizio anno, senza dimenticare le partite non chiuse nonostante le molte occasioni dando così spazio alla rimonta degli avversari.

Alcuni giocatori hanno reso meno del previsto ma altri di più e ci sta dopo la rivoluzione estiva. Se è vero che il Cesena ha subito meno di tutti e ha concesso poche occasioni da rete, è altrettanto reale che queste poche opportunità in proporzione siano costate troppo care. I numeri devono dare forza anche se raffrontati a quelli degli altri gironi. Nell’A la FeralpiSalò è in B da due turni: 68 punti, 19 successi, 11 pari, 7 sconfitte, 39 gol segnati e 20 incassati. Secondo è il Lecco: 61 punti, 17 vittorie, 10 pareggi, 10 sconfitte, 45 gol fatti e 40 subiti. Altra sintonia nel girone C dove il Catanzaro ha imperversato, 96 punti (nuovo record) e dati eccezionali: 30 vittorie, 6 pari e una sconfitta (con la Viterbese), 100 gol realizzati e 18 al passivo. Al secondo posto il Crotone (temibilissimo nei playoff): 77 punti, si è aggiudicato 22 gare, 11 i pareggi e 4 sconfitte, 54 reti realizzate e 30 incassate. I numeri di alto livello del Cesena devono dare la spinta per playoff da sogno, ora è fondamentale concludere al secondo posto la stagione regolare.