
di Roberto Daltri
Partono in ventotto: quelle che si sono piazzate dal secondo al decimo posto in ognuno dei tre gironi, più la vincente della Coppa Italia di serie C, ovvero il Vicenza, e alla fine ne arriveranno solo in due, due squadre, due formazioni e due città che in finale si batteranno per l’unico posto che vale la Serie B.
I playoff della serie C sono un percorso lungo, pieno di difficoltà e possibili sorprese. Dopo il terzo posto ottenuto nella passata stagione, riicordiamo che il Cesena essendo arrivato secondo nel suo girone B alle spalle della promossa Reggiana ha il diritto di saltare tutta la prima fase entrando in gioco solo nel secondo turno di quella nazionale. Essendo arrivato terzo la stagione scorsa, il Cesena iniziò il suo cammino dal secondo turno della prima fase e purtroppo sappiamo tutti e ci ricordiamo ancora tutti molto bene come è finita. Allora si disse che partendo così presto ci sarebbero stati troppi ostacoli da superare. Beh non era proprio detto se pensiamo che a salire in B alla fine è stato il Palermo di Ciccio De Rose arrivato terzo nel girone C e che lungo il suo cammino ha messo fuori causa avversari del calibro di Feralpi Salò, Entella e Padova.
Sempre nel recente passato ci sono state altre sorprese, amare per qualcuno, e di nuovo si parla del Padova, e dolci per altri in questo caso per i piemontesi dell’Alessandria. Due stagioni fa i veneti arrivarono primi a pari punti col Perugia che poi fu promosso per gli scontri diretti a favore, poi in finale l’Alessandria, che era arrivata seconda nel girone A, fu capace di battere i biancorossi patavini.
Per trovare poi una stagione completa bisogna risalire al periodo pre covid, e stiamo parlando della stagione 2018-19. In quel campionato va detto che erano due i posti disponibili per la promozione in B e non invece uno solo. Fu un playoff particolarmente avvincente con squadre arrivate poi successivamente in serie B, vedi il Sudtirol, e chi addirittura in A, vedi Monza. Fra le partecipanti c’era anche il Ravenna. Alla fine le vincitrici furono il Pisa di Luca D’ Angelo e il Trapani di Vincenzo Italiano, due tecnici che poi avrebbero preso il volo. Da notare che il Monza, già di proprietà di Silvio Berlusconi, eliminò la Fermana che tanti guai ha prodotto al Cesena nel campionato appena concluso.
Lungo il cammino caddero il Ravenna e il favoritissimo Monza così le due finali si disputarono fra Piacenza e Trapani da una parte e Pisa e Triestina dall’altra. Al termine della stagione 2017-18 in serie B attraverso i playoff ci arrivò il Cosenza allenato da Piero Braglia, attuale tecnico proprio del Gubbio qualificatosi anche in questa stagione per la sezione più calda ed avvincente della stagione. Nella finale secca il Cosenza si impose per tre a uno sul Siena; il Cosenza era arrivato quinto nel girone C con 54 punti, mentre il Siena secondo nel girone A con 67 punti.
Difficile quindi, come si può notare da quanto accaduto nel recente passato, trarre delle indicazioni precise e stabilire una decisa ed univoca linea di condotta. Le gare dei playoff dipendono da troppi fattori: lo stato di forma prima di tutto, eventuali guai fisici, condizioni mentali, senza poi considerare il calco, la fatica, i fischi arbitrali ed ovviamente il caso. E tutto questo oggi viene addirittura amplificato perché diventerà una vera ed impresa tornare in campo dopo essere stati fermi 24 giorni (le terze classificate), o addirittura 33 come toccherà alle seconde.