Cesena, i playoff partono con la dedica Toscano: "Un sorriso per chi ha sofferto"

Oggi i bianconeri in campo a Vicenza. Il tecnico pensa all’alluvione e butta il cuore oltre l’ostacolo: "Vogliamo centrare un sogno"

di Daniele Zandoli

Finalmente finisce questo mese assurdo, fatto di allenamenti fini a se stessi e senza uno straccio di partita ufficiale che è poi il sale e l’obiettivo del corrersi dietro a Villa Silvia. E’ la vigilia, stasera si comincia in casa del Vicenza per dare un senso a una stagione fatta di montagne russe, conclusa col miglior risultato possibile dopo il massimo, la promozione diretta. Ora ci sono i playoff. Domenico Toscano comincia volando alto, per un secondo dimentica il biancorosso di stasera.

"Siamo stati fieri e orgogliosi di aver dato un nostro minimo contributo andando a spalare il fango che ha ferito Cesena, una città che ci ospita con tanto affetto. Era il minimo che potessimo fare, anche se il regalo migliore possiamo farlo centrando un sogno. Ora abbiamo una responsabilità in più".

Già, il sogno. Sarà durissima. "Guai a pensare che i veneti siano la squadra migliore da affrontare perché sono arrivati settimi in campionato con 21 punti in meno. Ciò che è successo in campionato non conta più, inizia un altro percorso. Il Vicenza è forte, segna tanto, è pericoloso dappertutto".

In effetti 64 gol realizzati non sono pochi. Ma sarà fondamentale partire bene, senza tanti calcoli.

"Il primo match dei playoff ha un valore fondamentale, conta l’impatto, la prestazione, il risultato e può condizionare il percorso successivo".

Non sempre è così e la vicenda del Foggia lo testimonia, ma è giusto porre subito la giusta attenzione alla trasferta.

"La condizione - continua il tecnioco a questo punto conta poco, conta la testa. Concentrazione e determinazione alzano il livello della prestazione. Alleno un gruppo di ragazzi straordinari, ci siamo tolti soddisfazioni e conto di regalarne altre. Anche se il calcio è imponderabile".

Come gli arbitraggi, la fortuna, la squalifica assurda di Corazza. "Ho le idee chiare su tutta la formazione, non è importante il singolo o l’undici che schiero, ma il gruppo, ci sarà bisogno di tutti".

Il binomio dei playoff è coniato e lanciato in palmo di mano: coraggio e sofferenza. “Tutti convocati e disponibili, tranne Coccolo. Niente amichevoli? Volevo portare tutti allo stesso minutaggio. Abbiamo giocato partite tiratissime fra di noi e così ora tutti hanno novanta minuti nelle gambe".

Un briciolo di rammarico ce l’ha. Mancheranno gli ultras, il potere caldo del tifo. "Ci avrebbe fatto piacere averli accanto – conclude Toscano – ma non discuto questa scelta. Ci sentiamo una responsabilità in più, vogliamo donare un sorriso a chi ha sofferto tanto".