Cesena, il Siena non è pronto per le vacanze

I toscani puntano ancora ai playoff e per la gara di sabato hanno offerto il posto gratis a tutti i ragazzi dei settori giovanili della zona

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di Andrea Baraghini

Manca giusto l’ultimo passettino, al Cavalluccio, per salire sul terzo gradino del podio, quello che vale un posto privilegiato nella griglia playoff e che è diventato, cammin facendo e dopo che la coppia di vertice, Reggiana e Modena ha deciso di disputare un campionato a parte, l’obiettivo dichiarato di stagione. Cesena chiamato all’ultimo sforzo sabato pomeriggio sul campo del Siena, la strada è stata messa in discesa dalla goleada di giovedì scorso contra la Carrarese, ora anche un pari basta infatti per tenere dietro l’unico antagonista rimasto, il Pescara, ma in terra Toscana non sarà comunque una passeggiata.

Il Siena arriva a questo match dopo la vittoria di Pontedera che, oltre ad aver regalato la salvezza matematica, ha rimesso in corsa la formazione di Padalino per l’accesso ai playoff. Anche se la qualificazione alle fasi finali, per i toscani, non sarebbe automatica nemmeno in caso di vittoria (devono infatti cadere contemporaneamente anche Vis Pesaro e Carrarese), la sola possibilità è sufficiente ad innalzare il livello della motivazione, e far si che per la banda di Viali il pomeriggio al “Franchi” presenti comunque non poche insidie.

Per il Siena, infatti, entrare nel lotto delle squadre che si giocano la serie B significherebbe riscattare, almeno in parte un’annata vissuta ampiamente al di sotto delle attese, oltreché riavvicinare una piazza che è andata man mano raffreddandosi dopo aver sognato in grande in estate. All’indomani del ripescaggio, avvenuto i primi di agosto in seguito all’esclusione del Chievo dalla massima serie, la nuova proprietà, una società che fa capo ad un fondo d’investimento armeno, aveva infatti operato sul mercato in maniera tale da allestite una rosa in grado di competere per le prime posizioni. Terzi, Paloschi, Varela, i colpi più eclatanti con la panchina affidata ad Alberto Gilardino, riconfermato nonostante il quinto posto l’anno precedente in D. Un avvio stentato, 17 punti in 11 partite è risultato però fatale al campione del mondo che a metà ottobre ha lasciato il posto all’ex tecnico del Carpi Massimiliano Maddaloni. Soluzione anche questa provvisoria visto che dopo 7 partite, ed appena 6 punti, anche per Maddaloni è arrivato il “game over” e dopo l’interregno di Paolo Negro a fine dicembre, sulla caldissima panca senese, è arrivato a sedersi Pasquale Padalino. Con lui il Siena ha acquistato fiducia ed equilibrio, anche se il decollo vero e proprio non è arrivato. Prima della vittoria di Pontedera i toscani erano reduci da 5 pareggi consecutivi. Lo score casalingo invece parla di 7 vittorie, 5 sconfitte e 6 pareggi, ed in generale il Siena è squadra che segna il giusto, 40 in totale i gol fatti, ma incassa abbastanza, 41 reti al passivo sabato. Sabato avrà dalla sua la mente libera e la possibilità di giocarsi la gara a viso aperto, in sostanza senza nulla da perdere, e questa non è esattamente una buona notizia per il Cesena. La cornice di pubblico non sarà di quelle da far tremare le gambe a Caturano e compagni, ma la società toscana ha chiamato a raccolta tutti i ragazzi dei settori giovanile del comprensorio offrendo l’ingresso gratuito in curva proprio per dare sostegno alla squadra nell’ultimo sforzo. Un segnale che a Siena non vogliono lasciare nulla di intentato in ottica playoff e che il tempo delle vacanze non è ancora arrivato.