"Cesena in crisi? No, sappiamo chi siamo"

Il tecnico Toscano presenta la gara di oggi col San Donato Tavarnelle:"Guardiamo a noi stessi e pensiamo a vincere una partita alla volta"

di Daniele Zandoli

Se c’è un vantaggio a giocare partite ravvicinate è quello di non poter pensare al match precedente. Soprattutto se si è perso. Il Cesena oggi pomeriggio incontra l’ultima in classifica dal nome strano, quel San Donato Tavarnelle che regge il fanalino con l’Olbia. Dodici punti contro i ventotto dei bianconeri: sulla carta la cura migliore per un gruppo in apparente affanno, capace di perdere due match degli ultimi tre.

La Reggiana è lontana cinque punti, urge vincere per riprendere la corsa interrotta con l’Ancona. "Ripartiamo come ogni volta in cui c’è da migliorare. Siamo equilibrati. Non eravamo fenomeni prima e non siamo diversi dopo Lucca".

Mimmo Toscano maschera splendidamente la rabbia interna che cova e fa appello a quanto di buono i suoi hanno mostrato finora per chiedere pazienza. "Abbiamo tutti piena consapevolezza di quanto fatto, ce lo siamo guadagnati lavorando sodo in tutti questi mesi. A Lucca nel primo tempo non abbiamo fatto male, per 35 minuti siamo stati presenti senza correre pericoli. Alla prima occasione toscana però ci siamo allungati e abbiamo sofferto, ma in situazioni di campo aperto. Loro erano più corti di noi".

Giustamente non vuole buttare a mare il buono costruito finora: "E’ l’anno zero, dove si sta cercando di costruire anche con e per la nostra gente. Coi nostri pregi e difetti. Abbiamo commesso un errore su palla inattiva, l’abbiamo ammesso, dobbiamo anche noi calciare bene nelle palle inattive, crederci di più".

Il San Donato non sarà la vittima predestinata della rabbia romagnola, cercherà di cavarsela, magari chiudendosi dietro.

"Nelle ultime partite ha cambiato allenatore – continua Toscano – ha maggiore convinzione. Noi però prescindiamo dall’avversario, come sempre. Non dobbiamo mollare la presa, torneremo a combattere con il solito spirito rimanendo sul pezzo".

Certo, ripensando a Lucca qualche cambio in più si poteva fare, ad esempio Bumbu meriterebbe un minutaggio maggiore. "Col senno di poi sì, quando è entrato ha fatto la partita come chi inizia, è entrato bene, merita spazio, come anche Brambilla che sta crescendo. Con spirito giusto. Ricordate che ritengo titolare anche chi subentra, a prescindere dal minutaggio".

L’allenatore del San Donato è Daniele Buzzegoli, vecchia conoscenza di Toscano che l’ha allenato in passato.

"Da giocatore aveva già la testa giusta, molto tattico, lo ricordo con affetto. Incontro un altro mio ex giocatore sull’altra panchina, è evidente che gli anni passano, sto diventando vecchio...".

Una battuta anche per dimenticare le ansie del presente, gli infortunati, gli squalificati. La notizia positiva è che rientrano Ciofi e Prestia, quella negativa è che sono squalificati Albertini e Bianchi mentre restano fuori per infortunio Stiven Shpendi e Udoh. "Prendiamo troppe ammonizioni? Quelle ad Albertini sono abbastanza ingiuste, ma a volte ci sta che nella foga o per bloccare un’azione pericolosa si faccia fallo, anche il nostro modo di giocare porta a rischiare l’ammonizione, fa parte del gioco". Niente tabelle di qui a fine anno od obiettivi di alcun genere. "L’obiettivo è il San Donato, dobbiamo essere tutti concentrati su questa partita".