Cesena, Lewis convinto: "Pronti per lottare al vertice"

Uno dei due presidenti avverte: "Quei tanti punti di differenza rispetto alle prime dell’anno scorso non dovranno esserci. Primavera 1? Bella sfida"

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Attesa finita, domani si comincia. Ora la parola, dopo tante chiacchiere di mercato, passa finalmente al campo, unico vero giudice inappellabile.

Robert Lewis, uno dei due presidenti del Cesena insieme a John Aiello, non tradisce apparenti ansie, manifesta calma e tranquillità ma in fondo si percepisce che è emozionato dal Cesena, dalla sua nuova creatura attesa ad una stagione nella quale pare essere in grado di recitare un ruolo di primo piano, addirittura meglio dell’anno scorso dove fini terza dietro alle due corazzate Modena e Reggiana: "Lei ritiene che l’anno scorso il Cesena disputò una buona stagione?" chiede Lewis, invertendo i ruoli abituali. Ovviamente la risposta è già intuibile dal tono: "Devo dire che nelle gare contro Modena e Reggiana la squadra ha giocato alla pari o quasi, ma contro altre avversarie non è successo la stessa cosa e da qui si spiegano i 21 punti di distanza dal Modena ed i 19 d alla Reggiana (67 i punti conquistati dai bianconeri contro gli 88 dei Canarini e 86 dei reggiani). Vuole dire che è mancato qualcosa". Una carenza che in questa vorticosa estate - 16 giocatori nuovi arrivati oltre ad allenatore e staff tecnico e ds - dovrebbe essere stata colmata: "Vincere non è mai facile ed il calcio è precario, un po’ come la vita. Non dico che dovremo vincere a tutti i costi, anche se è il mio desiderio, ma che dovremo lottare fino in fondo per riuscirci. Quei tanti punti di differenza non ci dovranno più essere". E con il mercato portato a termine le premesse perché questo accada ci sono tutte: "Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per metterci nelle condizioni di lottare per l’obiettivo finale. Questo non significa vincere automaticamente, ma essere pronti per competere ai massimi livelli".

Ma Lewis non segue in prima persona le vicende della prima squadra, guarda con attenzione anche ai giovani della Primavera 1: "C’è una bella sfida che li attende, confrontarsi con le migliori squadre d’Italia. Sono bravi e meritano di mettersi alla prova bensapendo che in questo caso lo scopo finale non è vincere ma cercare di costruire giocatori che possano essere utili per la prima squadra". Ma l’avvocato d’affari americano guarda anche altrove: "Mi interessa molto anche il discorso legato al calcio integrato per disabili. Nelle riunioni con gli altri club di Lega Pro voglio allargare questo progetto anche con altre società".

E Lewis si è inserito bene anche nel direttivo: "Ho conosciuto gli altri presidenti, ci sono idee chiare ed insieme faremo grandi cose".

Stefano Benzoni