Cesena più forte del virus E ora si punta a rilanciare

Il primo triennio del nuovo ciclo si è concluso con un investimento di circa 11 milioni di euro che ha assorbito anche l’impatto della pandemia

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di Gianluca Mariotti

Così sta per terminare il primo ciclo, iniziato quando l’orologio segnava le 14.30 del 2 agosto 2018. Il giorno in cui le porte dello studio del notaio Maltoni furono varcate dai ventitré soci pionieri, salendo poi fino ad un massimo di 29 (Europa System ha già comunicato la dismissione dall’impegno), per redigere e sottoscrivere l’atto che diede vita al Cesena Fc dopo la ferita del fallimento.

Un piano della durata triennale, il primo redatto, che ha generato un impegno complessivo da circa 11 milioni di euro. In serie D, nel campionato vinto con Beppe Angelini in panchina ed immediato ritorno tra i professionisti, il volume d’affari complessivo si era aggirato attorno ai 2,4-2,5 milioni di euro. Nel 2019-20, con il professionismo, il budget messo in campo era chiaramente salito a 4,4-4,5 milioni di euro. Nella stagione messa alle spalle, sempre di serie C, conclusa ai playoff, si è speso leggermente meno, intorno ai 4 milioni di euro, tenendo però anche conto delle risorse mancanti dovute agli stadi chiusi per tutta la stagione, quando una piazza come Cesena, tra abbonati e botteghini, è in grado di muovere fino a 7-800mila euro.

Ovviamente con volume d’affari ci si riferisce al complesso: dalla spesa per la prima squadra, alla gestione degli impianti, fino all’impegno attivo rivolto al settore giovanile per il quale il Cesena impegna circa 6-700mila euro di risorse a stagione.

Ai tempi d’oro, della serie A e serie B, si arrivava anche fino ad un milione di euro annui. Da subito, dalla rinascita, il Cesena ha puntato tantissimo sul proprio vivaio per tornare a formare talenti da portare in prima squadra. Siamo vicini all’obiettivo, se non sarà già in stagione, specialmente se il Covid dovesse davvero mollare la presa, consentendo più facilmente di mischiare due gruppi eterogenei, prima squadra e Primavera, nel 2022-23 si confida davvero che i giovani, gli under, arrivino dal settore giovanile.

Volumi d’affari chiaramente coperti dall’impegno dei vari soci, molti dei quali sono intervenuti alla necessità di tasca propria andando oltre gli accordi da contratto, dai contributi arrivati dal minutaggio degli under, dalla vicinanza e sostegno delle aziende al marchio bianconero, ricordiamo che nella stagione passata oltre 100 ditte, tra partner e fornitori, hanno affiancato il Cavalluccio.

Tutto questo ha permesso al Cesena Fc di essere una società sana. Il bilancio al 30 giugno 2020 è stato approvato con una perdita di 88mila euro compensata da riserve patrimoniali accantonate negli anni precedenti da 80-84mila euro, anche quello al 30 giugno 2021 si prevede possa essere chiuso con un passivo di circa 400mila euro, non intaccando il capitale sociale. In attesa poi dei possibili ristori che consentirebbero di dimezzare la perdita. Oltre ai numeri, in merito alla patrimonializzazione della società, ricordiamo la scorsa estate la sottoscrizione con il Comune della nuova concessione per stadio e Villa Silvia valida per dieci anni fino al 2030. In serie D e serie C il canone concessorio è di 20mila euro. Nel mentre si sta per chiudere il primo ciclo, sta per iniziare il secondo: il nuovo piano societario biennale già varato 2021-2023.