"Cesena, sei forte. Ma non ti faremo sconti"

Protti, l’allenatore della Fermana con un lungo passato in Romagna, analizza il match di domani: "Dovremo essere fisici e molto attenti"

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di Andrea Baraghini

Il Cesena domani cercherà il riscatto dopo la mezza figuraccia rimediata contro la Torres. Sul suo cammino troverà la Fermana guidata dal santarcangiolese Stefano Protti un ex (ha allenato la Primavera bianconera nel 20092010) che per 10 stagioni (quasi) consecutive è stato tra i principali artefici delle fortune di una Sammaurese prelevata in Promozione e riposta in pianta stabile in serie D.

Alle spalle vanta una discreta carriera da calciatore in serie C: Carpi, Empoli, Atletico Catania, Cavese Vis Pesaro e la stessa Fermana sono alcune delle casacche indossate mentre da allenatore c’è anche un precedente con il Cesena: 13 febbraio 2019, al ’Morgagni’ il Cavalluccio capolista in serie D si aggiudicò, con un contestatissimo rigore trasformato da Alessandro a tempo scaduto, il derby contro il Forlì allenato proprio da Protti.

"Preferisco non ricordare quella serata – ammette sorridendo – Scherzi a parte ritengo questa tutta un’altra partita. Quello era un Cesena che ripartiva dopo il fallimento ed era di passaggio tra i dilettanti, anche se ritengo che la stessa C , per tradizione, pubblico e blasone stia molto stretta ai bianconeri".

Come vive questa vigilia?

"E’ un onore e una grande emozione affrontare il Cesena . Fino a poco tempo fa andavo al ’Manuzzi’ da spettatore a vedere la serie B o addirittura la serie A. Oggi me lo ritrovo davanti oltretutto come allenatore in una città che per me è la seconda casa".

Dopo tanta gavetta nei dilettanti, è arrivata la chiamata nei professionisti, una bella occasione.

Sto vivendo un sogno. Qui a Fermo ho vissuto un’esperienza bellissima da giocatore e sono stato accolto a luglio con grande entusiasmo e affetto. Dal punto di vista professionale sono consapevole che non sono più un ragazzino, programmi non ne faccio, oggi penso solo al bene della Fermana".

Che gara si aspetta e chi teme del Cesena?

"Per noi di sicuro sarà una partita difficile. Il Cesena è molto forte e per di più vorrà rifarsi dopo quello che è ritenuto un mezzo passo falso. Tutto l’organico, allenatore compreso, è il top per la C, non per nulla è nel lotto delle squadre che si giocano la promozione diretta. Ci sarà da lottare, ma siamo obbligati a capitalizzare al massimo le gare casalinghe indipendentemente dall’avversario".

Qual è quindi la sua ricetta per cercare di fare punti?

"Fisicità e tanta attenzione. Speriamo solo che le energie ci sostengano perché tre partite in otto giorni sono tante, specie per chi, come noi, non ha una panchina tanto lunga".

Due pareggi e una sconfitta, senza demeritare, il bottino in queste tre gare. Soddisfatto?

"Potevamo anche raccogliere qualcosa in più, ma ricordiamoci da dove siamo partiti. Ripescati il 5 agosto, la preparazione a fine luglio l’ho iniziata con 20 ragazzini. Gran parte dei giocatori è arrivata alla vigilia della prima di campionato a Fiorenzuola. Diciamo che poteva anche andare peggio".

In generale come vede la situazione del girone?

"Gli inizi riservano sempre delle sorprese. Dopo dieci giornate vengono fuori i veri valori. Cesena, Reggiana e Entella si giocheranno la promozione diretta. Attenti però al Gubbio".