Cesena spento, lo salva Udoh in extremis

Con la Torres sotto al 18’ della ripresa per una grave indecisione del portiere, i bianconeri nervosi e in giornata no pareggiano al 49’

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Cesena

1

Torres

1

CESENA (3-4-1-2): Lewis, Ciofi, Prestia (30’ st Mercadante), Celiento, Zecca (5’ st Adamo), Bianchi, De Rose (30’ st Chiarello), Calderoni, Saber, Stiven Shpendi (10’st Udoh), Alexis Ferrante (10’ st Corazza). A disp. Tozzo, Pollini, Kontek, Bumbu,mBrambilla, Francesconi, Lepri. All.: Napoli.

TORRES (4-3-3): Garau (20’ st Salvato), Lorenzo Ferrante, Antonelli, Dametto, Girgi, Campagna (21’ st Lisai), Lora, Gianola, Diakite’ (34’ st Masala), Ruocco, Liviero. A disp. Carboni, Heinz, Lombardo, Riccardo Pinna, Suciu, Tesio, Bonavolontà , Samuele Pinna, Carminati, Sanat. All.: Greco

Arbitro: Cento di Terni.

Reti: 18’ st Ruocco, 49’ st Udoh.

Note - Ammoniti: L. Ferrante, Saber, Diakitè, Lora, Adamo, Samuele Pinna, Girgi. Espulsi: Gianola al 34’ st per somma di ammonizioni e Liviero al 50’ st per gioco violento. Spettatori 6.907. Angoli 3-6.

di Daniele Zandoli

Manuzzi terra di conquista. Anche la Torres ultima in classifica a zero punti riesce a pareggiare in un pomeriggio paradossale e assurdo. I sardi mettono in campo tanta applicazione, un ricorso feroce alla perdita di tempo e alle provocazioni, stanno stretti stretti, lavorano sulle linee di passaggio bianconere e arrivano in anticipo su prime e seconde palle. Il centrocampo del Cesena è in grande difficoltà, ingessato nella ragnatela ordita da Greco dalla quale non riescono a liberarsi De Rose e Saber, ma in particolare Bianchi, con Lewis tra i peggiori in campo. Il match è brutto, nervoso, continuamente interrotto, pochissime le occasioni da rete. Per il Cesena un passo indietro dopo le speranze sorte con la vittoria nel derby. Un inaspettato scivolone casalingo, raddrizzato solo a tempo scaduto, coi sardi in 9.

Squalificati Mimmo Toscano (Michele Napoli al suo posto) e Coccolo. Turn over fra i bianconeri (3-4-1-2 iniziale) con Celiento in difesa, centrocampo confermato, in attacco Stiven con Ferrante, Corazza è in panchina. I sardi cambiano modulo (4-4-2) e schierano in porta Garau, classe 1983 al posto del giovane Salvato. Il veterano brilla per le continue perdite di tempo (verrà ammonito) e si infortuna da solo, uscendo in barella sotto una pioggia di oggetti dalla Mare, raccolti dall’ispettore di Lega (multa in arrivo).

Il match parte male, la Torres ha l’approccio giusto e sorprende i bianconeri, aggressiva a tutto campo toglie il fiato alle sorgenti del gioco. Toscano si era raccomandato di “uccidere la partita” con cinismo, i suoi invece sbagliano due occasioni clamorose prima con Celiento, che di testa a porta vuota manda a lato da due metri, poi con Calderoni che ancora a porta vuota spara alto dal limite. La Torres non sporca i guanti di Lewis e non lo farà neanche nella ripresa, anche perché ci pensa il figlio del presidente a confezionargli l’azione del vantaggio, un inno alla gioia tafazziana. E’ il 17’st, il portiere ospite calcia lungo e alto, la palla rimbalza un paio di volte, giunge al limite dell’area, Lewis non la chiama e resta fermo al limite, Prestia di petto tenta di allungargliela per l’assist a Ruocco che segna a porta vuota. Tocca a Udoh, in mezzo al chilometrico recupero, segnare il suo primo gol in campionato, su assist di Saber, regalando al peggior Cesena dell’era Toscano almeno un punto.