"Cesena, sto valutando Qualcosa di vero c’è"

Dopo la proposta di un advisor al club, l’ex patron della Sambenedettese Fedeli ammette l’interesse: "Occorre vedere i conti. Sono solo? Non lo so..."

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"Sto valutando, qualcosa di vero c’è. Ma niente di concreto ancora, serve controllare i conti, le situazioni. Vediamo un attimino. Sono da solo o con altri imprenditori? Non lo so, non so dirglielo". Al telefono quella di Franco Fedeli, 77 anni, da poche ore ex presidente della Sambenedettese, suona come più di una semplice ammissione. Nelle sue parole si ritrovano in pieno le notizie che il Cesena aveva reso note la serata precedente: l’arrivo di una manifestazione d’interesse, tramite Pec, richiedente entro 72 ore la raccolta di più elementi possibili inerenti al club bianconero, con la possibilità poi di trattare sulla proposta di un piano triennale, con l’obiettivo di sviluppare il progetto sportivo, e che prevede anche la condivisione delle scelte con l’attuale società.

Fedeli, originario di Cascia, in Umbria, è legato al marchio Elite, una catena di supermercati nel centro Italia. Indicato nel 2019 tra i dieci presidenti dal fatturato più alto al vertice di società di Lega Pro, ha appena ricevuto anche circa un milione e duecentomila euro dalla vendita a Domenico Serafino della Sambenedettese. Club che ha gestito dal 2015 al 2020, riportandolo subito al primo anno in serie C e poi conquistando sempre i playoff, l’apice nel 2017-2018 con il terzo posto ottenuto al termine del campionato (eliminazioni ai quarti di finale dal Cosenza poi in B).

Descritto come persona dal carattere forte, vulcanico, in precedenza è già stato socio del Perugia e presidente del Rieti: dunque di calcio ne conosce e nel momento in cui ha deciso di vendere la Sambenedettese ha ribadito di volere continuare a farne parte. Rimane da chiarire però se nell’ambito della manifestazione d’interesse fatta pervenire al Cesena sia da solo o faccia parte di un sodalizio di più imprenditori. Le prime indiscrezioni parlavano di un ‘gruppetto’ di imprenditori, di cui almeno uno non coinvolto ancora direttamente nel calcio ma intenzionato ad entrare. Il motivo per cui il Cesena ha deciso di approfondire è stato ribadito anche ieri: l’affidabilità degli interlocutori che hanno avvisato dell’arrivo della manifestazione d’interesse e dell’advisor, lo studio legale, che ha agito come tramite. Con entrambi alcuni soci avrebbero già avuto a che fare, al di fuori del calcio, rimanendo soddisfatti. Questo ha garantito il primo step: informarsi, procedere. Per trovare poi la quadra della situazione serviranno incontri, forse già a partire dall’inizio della prossima settimana.