Cesena, un tris che fa volare verso la vetta

Battute in fila Imolese, Reggiana e Fiorenzuola. Rispetto ad un mese fa i bianconeri sono un’altra squadra. Ancora troppi errori sotto porta

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di Daniele Zandoli

Vincere aiuta a vincere. E’ scritto a caratteri cubitali all’ingresso dello spogliatoio a Villa Silvia, subito sotto all’altro comandamento di Mimmo Toscano: una partita alla volta. E così il Cesena conquista la terza vittoria in una settimana, sculaccia tre capoliste (Siena compreso per meriti e gol regolari non convalidati) tipo Reggiana e Fiorenzuola, merita oltre la fredda contabilità dei punteggi e si invola verso la vetta. Ora la concorrenza è avvisata: alla tavola dei primi ci stanno anche i bianconeri, diventati aggressivi per 95 minuti, concentrati, persino feroci come vuole il ’Comandante’. Che alla fine fa finta di non essere soddisfatto, dichiara che anche l’aggressività può essere migliorata. Parole sante.

Ma basti ricordare qualche precedente di un mesetto fa per ammettere che adesso questo Cesena ha cambiato volto, ha bandito il calo vistoso mostrato dopo un’ora con Torres e Pontedera ed è andato all’arrembaggio, chiudendo il Fiorenzuola in area sotto una ’Mare’ che ha fatto stralunare gli occhi a chi viene da fuori. Molti dei quali coi cellulari hanno filmato l’abbraccio finale alla squadra sulle note di Romagna Mia, mentre il resto degli oltre 8000 aveva la pelle d’oca.

Quindi tutto bene? A mostrare perplessità e critiche dopo una prestazione del genere si rischia di finire alla neuro. I dati positivi sono tanti, si passa sopra anche al nuovo capitolo di questa storia infinita che chiama in causa i portieri di questa stagione. Certo, quando il portiere sbaglia il problema si fa enorme, Corazza e Ferrante possono sbagliare un gol e quasi nessuno se ne ricorda, mentre gli errori di Lewis e Tozzo sono ben stampati in testa alla gente. Fa parte del gioco, dello sfortunato playoff col Monopoli ci si ricorda quasi solo della pazzia di Nardi. Svantaggi del ruolo. Toscano sa benissimo come tutelare nello spogliatoio e fuori i suoi estremi difensori. Il classico pelo nell’uovo, è l’ennesima costruzione di una serie mostruosa di occasioni non trasformate in gol. Qui il tecnico deve ancora lavorare anche se sembra difficile insegnare durante in allenamento a buttarla dentro se non si è nati con la camicia del bomber. E anche gente come Ferrante e Corazza domenica ha ciccato la sua personalissima occasione da rete. Quindi meglio accontentarsi, in attesa di migliore precisione. Dove però è arrivato un nuovo commensale, Albertini.

Alla vigilia Toscano si era augurato di vedere in gol anche i centrocampisti e gli esterni e l’ex Catania l’ha accontentato, ora attendiamo che si sveglino anche gli altri. Pare di poter dire che la squadra è diventata quadrata, cattiva a centrocampo con individualità di assoluto rilievo capeggiate da quel “cagnaccio” di De Rose. Uno con quelle caratteristiche mancava a Cesena da decenni, si sale fino ai tempi di Domini. Occorre tenere i piedi per terra. Un campionato equilibrato in testa, con sette squadre in un fazzoletto, non ha ancora eletto chi può vincerlo. Quindi calma e gesso che il campionato è appena iniziato.