"Cesena Under 18, per crescere e migliorare"

Nicola Campedelli analizza la nuova formazione giovanile del Cavalluccio che andrà ad affrontare un campionato con tanti squadroni

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di Stefano Benzoni

Sotto un sole caldo, alle 15 del primo giorno di agosto, comincia l’avventura, particolare, difficile ed esaltante della nuova formazione Under 18 del Cesena, la nuova compagine voluta dalla società per dare uno sbocco di gioco ed una possibilità di crescita e di miglioramento a quei ragazzi dell’Under 17 che non sarebbero stati (ancora) pronti per scendere in campo con i più grandi della Primavera 1.

I giocatori si cambiano in tribuna, mentre fuori i genitori parlano, anche loro un po’ emozionati ma felici di ritrovarsi. La tradizionale foto il primo giorno del raduno scorre via leggera sotto la ’Mare’ con Robert Lewis e Massimo Agostini a ’benedire’ la nuova creatura del Cavalluccio. Che verrà affidata alle capaci e sapienti mani di Nicola Campedelli, subito carico e desideroso di iniziare, reduce nella passata stagione dalla bella avventura con l’Under 16.

Mister, che capitolo è questo per la sua carriera?

"Sicuramente allenare una squadra giovanile del Cesena regala delle sensazioni sempre belle, a maggior ragione per chi come me fin da piccolo è cresciuto con il bianconero sulla pelle, orgoglioso di questi colori e di poterli indossare. E’ una fortuna per me poter allenare questa squadra e farlo in questa società che con la decisione di schierare il gruppo Under 18 ha dimostrato una volta di più di credere nel settore giovanile ed in quello che esso rappresenta per questa società e per questa città. Un settore giovanile che dopo il fallimento sembrava finito e che invece, grazie ai vecchi soci, è riuscito a riemergere ed ora a tornare ad alti livelli. Per questo vanno ringraziati".

Come lo affronterà?

"Come ho sempre fatto in tutte le altre occasioni: dando tutto me stesso per questi ragazzi e per questa società. Cercando di migliorare come allenatore perché se migliorerò come tecnico riuscirò a far migliorare ancor di più loro, questi ragazzi di cui dobbiamo essere fieri e che dobbiamo cercare di aiutare in tutti i modi".

Salirete un gradino alto

"Andremo a confrontarci con le squadre migliori d’Italia, il livello si alzerà e le difficoltà anche, ma sarà comunque un’esperienza stimolante e formativa per tutti. Cercheremo di competere e di dimostrare che i giocatori del settore giovanile del Cesena non sono inferiori a quelli di Milan, Inter, Juventus, Roma. Lavoreremo tanto, ci impegneremo e poi alla fine vedremo a che punto siamo arrivati".

Il risultato che importanza avrà?

"Non sarà certo l’obiettivo primario. Che invece dovrà essere rappresentato dalla crescita e dal miglioramento di tutti i singoli ragazzi che sono di valore, hanno voglia e devono solo essere guidati, accompagnati ed allenati".

Potrebbe allenare suo figlio

"Non ci penso, sono concentrato per dare il meglio per la squadra e per il club. Di certo sarà trattato come tutti gli altri".

Si rischia di andare a sbattere e farsi male come risultati

"E allora? Bisogna affrontare e confrontarsi con le difficoltà per cercare di superarle e vincerle. fa parte del processo formativo. Se riusciremo a competere bene, in caso contrario vorrà dire che impareremo e che lavoreremo ancora di più per migliorare e crescere".

Il campionato parte il 18 settembre, da adesso sei allenamenti a settimana a da Ferragosto ogni settimana in campo per un’amichevole. In campo i 2005 e i 2006 con, pare, due fuori quota del 2004. In bocca al lupo ragazzi.